Vienna (Austria), 22 Mag 2016 - Vienna torna ad accelerare sul controllo dei flussi di migranti al Brennero. Da martedì l'Austria schiererà altri 80 poliziotti al valico con l'Italia per intensificare i controlli per l'arrivo dei profughi.
Le rassicurazioni di maggiori controlli da parte dell'Italia avevano tranquillizzato gli austriaci, che avevano fermato la costruzione, già cominciata, di una struttura di recinzione per i controlli. Ma ora con l'arrivo di gruppi di profughi che cercano di varcare il confine perlopiù a piedi, la situazione è cambiata.
Il ministro degli interni austriaco, Wolfgang Sobotka, avrebbe assicurato al presidente del Land Tirolo, Günther Platter, che da martedì al Brennero ci saranno 80 poliziotti in più per svolgere quei controlli che attualmente si possono svolgere nei limiti degli accordi di Schengen.
È duro l'attacco alle autorità italiane sferrato dal governatore del Tirolo Günther Platter: "L'Italia non ha mantenuto le promesse. Non accetterò che gli italiani distribuiscano inefficaci tranquillanti su presunti controlli e da noi il numero di ingressi illegali aumenti nuovamente. Erano serie le promesse da parte del Ministero degli Interni italiano di effettuare i controlli sui migranti oppure uno stratagemma per impedire l'attivazione del management austriaco al confine del Brennero?", afferma Platter.
Le autorità austriache, da Platter a Karl Muehlsteiger, sindaco di Gries am Brenner - primo paese in territorio austriaco dopo il confine - sostengono che nell'ultima settimana il numero di migranti entrato illegalmente in Austria è aumentato.
Alle accuse del governatore del Land Tirolo, Platter, replica il sottosegretario all'Interno con delega all'immigrazione: "Abbiamo grande rispetto per le campagne elettorali degli altri Paesi, ma abbiamo soprattutto grande rispetto per la verità", dice Domenico Manzione. Le dichiarazioni di Platter "non trovano conforto nei dati e spiace che vengano da un'autorità che ha concordato con noi la strategia di intervento", spiega.