Roma, 31 Mag 2016 - Vincenzo Paduano, ex fidanzato di Sara Pietrantonio, fermato stamani con l'accusa di omicidio, ha confessato. Dopo un lungo interrogatorio il giovane è crollato ammettendo il delitto e le sue responsabilità. Ha pianto, ammettendo quel che aveva fatto e cercato di spiegare. Con accanto un difensore, ha spiegato: "Un po' di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro...".
"In 25 anni di lavoro non avevo mai visto un delitto così atroce", ha detto il capo della Squadra Mobile di Roma Luigi Silipo nel corso di una conferenza stampa. Il ragazzo, 27 anni, era stato con Sara per due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Paduano, una guardia giurata di 27 anni che non era riuscito a superare la rottura con l'ex fidanzata, ha prima atteso la vittima sotto casa di un suo amico e poi l'ha seguita con la sua macchina fino a costringerla ad accostare in una via isolata. Qui dopo essere salito a bordo della Toyota della vittima, dopo una discussione, ha cosparso l'automobile e la ragazza con dell'alcol. Mentre l'uomo appiccava il fuoco alla vettura, la ragazza ha tentato la fuga, purtroppo senza successo. Inseguita e raggiunta a pochi metri dalla macchina, la giovane è stata cosparsa di alcol e data alle fiamme.
Cosparsa di alcol e data alle fiamme con un accendino mentre era ancora viva. È così, secondo la ricostruzioni della polizia, che sarebbe stata uccisa Sara, la studentessa di 22 anni trovata all'alba di ieri carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. "Il corpo di Sara è stato trovato dai vigili del fuoco in seguito ad una segnalazione di un incendio", ha detto in conferenza stampa a Roma il procuratore aggiunto della procura della Capitale, Maria Monteleone.
"Alcune persone sono passate in auto mentre Sara chiedeva aiuto ma non si sono fermate". Lo ha detto il sostituto procuratore aggiunto Maria Monteleone nel corso di una conferenza stampa in Questura. Dalle indagini è emerso anche che Paduano dopo l'omicidio è tornato al lavoro. "Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva", ha detto il sostituto procuratore. "Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze ordine", ha aggiunto il capo della squadra mobile di Roma, Luigi Silipo.
"Ieri abbiamo sentito tutti gli amici, familiari, abbiamo ricostruito la vita di Sara degli ultimi anni. Abbiamo subito compreso che usciva da una storia malata", ha detto il capo della Squadra Mobile della Capitale, Luigi Silipo. "Se è vero che non è stata mai malmenata è altrettanto vero - ha spiegato Silipo - che nell'ultimo periodo ha subito una violenza psicologica enorme da questo amore malato. La relazione è durata per circa due anni, poi trasformata in un rapporto morboso, si sono lasciati almeno 3 volte. Da poco Sara aveva iniziato una nuova relazione. Il fermato la seguiva, sicuramente in due occasioni e l'ultima è stata fatale".
Sarebbe stata la madre di Sara, la studentessa di 22 anni trovata semi-carbonizzata a Roma nella notte alla Magliana, a circa 500 metri dalla sua auto in fiamme, tra i primi a trovare il corpo della figlia. A raccontarlo sono le zie di Sara Di Pietrantonio. La donna, dopo aver ricevuto un messaggio dalla ragazza e non vedendola tornare, ha chiesto allo zio di Sara di accompagnarla a cercare la figlia. Dopo aver trovato l'auto in fiamme la donna si è avvicinata ad un altro focolaio: era il corpo della ragazza che bruciava. Secondo quanto riferito, i Vigili del fuoco sono intervenuti poco prima delle 5 per l'incendio di una vettura. Dopo le operazioni di spegnimento, il rinvenimento a circa 200 metri di distanza, in un'area adibita a parcheggio, del cadavere. "Sto tornando a casa", avrebbe detto la ragazza poco prima di morire alla madre che le aveva telefonato intorno alle 3 per sapere dove fosse.