Lione (Francia), 14 Giu 2016 - L'Euro esordio dello “Stade de Lyon” mette in scena un'Italia compatta che lotta, stringe i ranghi, sciorina pezzi di bravura e supera 2-0 meritatamente il Belgio. Vendicata, con gli interessi, la sconfitta in amichevole dello scorso novembre (3-1) contro una squadra data per favorita in questo torneo. Giaccherini nel primo tempo e Pellè in pieno recupero mandano gli azzurri in testa al girone E, una situazione che fa guardare con fiducia alle partite contro la Svezia (venerdì) e l'Irlanda (il 22).
Come da previsione l'undici azzurro. Blocco Juve in difesa. Candreva e Darmian esterni del centrocampo a cinque, De Rossi perno con ai fianchi Parolo e Giaccherini. Punte Pellè ed Eder. Wilmots propone la difesa a 4 davanti a Courtois, Witsel e Nainggolan cerniere dietro i trequartisti Fellaini, De Bruyne e Hazard. Lukaku punta unica. Le squadre si rispettano, la fase di studio è lunga. Il Belgio prende fiducia sua fascia destra, dove Darmian e Giaccherini sono sorpresi dall'attivismo di Cimon. Ma a livello di conclusioni si registrano solo un paio di tiri dalla distanza di Nainggolan (sul primo Buffon si rifugia in corner). L'Italia si comincia a vedere poco prima della mezz'ora, con Pellè che manda a lato dalla distanza. Ma è l'inizio di un momento d'oro. Al 32' lancio da 40 metri di Bonucci che pesca lo scatto di Giaccherini, gran controllo e rasoterra ad anticipare l'uscita di Courtois. Festeggiamenti azzurri (con infortunio al naso per Conte che rimedia una botta durante gli abbracci) e inerzia. Candreva prova la botta in diagonale, Courtois risponde in corner. E su angolo un batti e ribatti consegna una comoda palla sulla testa di Pellè, l'attaccante del Southampton però allarga la mira. Si riprende il Belgio. Chiellini mura De Bruyne in scivolata, Giaccherini fa sparire il pallone che Lukaku poteva rendere pericoloso.
Esplosivo l'avvio di ripresa. Pellè sulla corsa di Candreva, l'esterno della Lazio arriva sul fondo ma esita e si fa chiudere. Incredibile errore degli azzurri su corner a favore, contropiede di De Bruyne per Lukaku, Buffon esce a valanga, la punta dei rossi calcia d'anticipo e sfiora il palo. Dal pari mancato al raddoppio sfiorato: cross da destra, stacco imperioso di Pellè, Courtois ci arriva con la punta delle dita. Intervento prodigioso al 55'. Hazard dalla distanza, Buffon ringrazia. Si muovono le panchine: De Sciglio per Darmian (molto richiamato da Conte), Mertens per per Nainggolan. Belgio più offensivo, Italia un po' in affanno anche se la diga regge e Buffon non deve intervenire. Wilmots si gioca la carta Origi, per un Lukaku non positivo. Poi Carrasco per Ciman, difesa a tre. Immobile per Eder e Thiago Motta per De Rossi le mosse di Conte. Gli azzurri si schiacciano. Su azione d'angolo Origi può girare di testa quasi indisturbato, alto. Gli azzurri spezzano l'assedio con un contropiede fulmineo di Immobile, tiro dal limite, Courtois in angolo. Poi ricomincia l'assedio, con Buffon che si ritrova il pallone in mano dopo una serie di rimpalli da cardiopalmo. Al 92' altro break: da Motta a Immobile, apertura per Candreva che ara la fascia e si presenta davanti a Courtois, il portiere esce e l'esterno sceglie il cross su cui si avventa Pellè che non sbaglia. 2-0 e game over. Ora l'Europeo guarda l'Italia con altri occhi.
Tuttavia Conte a caldo concede poco o nulla alla soddisfazione del momento: "Una buona partita da parte nostra, giocata nella giusta maniera e preparata bene". E continua a fare il pompiere: "I ragazzi sono stati bravi a soffrire quando c'era da farlo, contro una squadra forte, candidata alla vittoria finale. Abbiamo dimostrato compattezza ed unione ma non abbiamo fatto niente: l'obiettivo è superare il turno e arrivare dove dobbiamo arrivare". Come è giusto, c'è anche voglia di scherzare: "La botta al naso durante i festeggiamenti del primo gol? Pur di vincere sono disposto a sacrificarmi fisicamente..."