Roma, 17 Giu 2016 - La consistenza dei rapporti di lavoro - Nei primi quattro mesi del 2016, in relazione ai datori di lavoro privati, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a + 330.000, inferiore a quello del corrispondente quadrimestre del 2015 (+ 451.000) e di poco superiore a quello corrispondente del 2014 (+ 309.000).
Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) ad aprile 2016 risulta positivo (+ 495.000) ma inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+616.000). Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato ad aprile 2016 è pari a + 661.000.
La dinamica dei flussi - Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-aprile 2016 sono risultate 1.608.000, con una riduzione di 242.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 13,1%).
Questo rallentamento ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: – 233.000, pari a – 35,1% sul primo quadrimestre 2015. Il calo è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui le assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-35,3%%).
Per i contratti a tempo determinato, nel primo quadrimestre del 2016, si registrano 1.107.000 assunzioni, una dimensione analoga a quella degli anni precedenti (- 1,0% sul 2015 e – 0,1% sul 2014).
Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state 69.000 (+ 4,4% sul 2015).
Le cessazioni complessivamente risultano diminuite dell’8,7%.
Con la legge di stabilità 2016 è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi INAIL) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione.
Nel primo quadrimestre del 2016 le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 113.000, le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 29.000, per un totale di 142.000 rapporti di lavoro agevolati. Si tratta del 26,5% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nel 2015, l’incidenza delle assunzioni e trasformazioni agevolate (con abbattimento totale dei contributi a carico del datore di lavoro per un triennio), sul totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, era stata pari al 60,8%.
Le retribuzioni iniziali dei nuovi rapporti di lavoro - Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute nel primo quadrimestre del 2016 una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015. Detta riduzione, ancorché in misura meno significativa, riguarda anche i contratti a termine.
I voucher - Nel primo quadrimestre 2016 sono stati venduti 43,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al primo quadrimestre 2015, pari al + 43,1%. Nel primo quadrimestre 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 77,3%. Red