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Elezioni amministrative – Renzi asfaltato dai 5stelle che poi gli mandano un ‘ciaone’

Roma, 21 Giu 2016 - "Dobbiamo essere chiari e utilizzare lo stile di chiamare le cose con il loro nome. Hanno votato mille e trecento comuni, ci sono risultati molto diversi per cercare di dare una lettura omogenea. Noi confermiamo che si tratta di un voto con ragioni di forte valenza territoriale ma c'è un elemento nazionale nel ballottaggio. Una vittoria molto netta e indiscutibile dei Cinque Stelle".  Così Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con Massimo Bottura, vincitore del World Best 50 Restaurant, all'indomani dei ballottaggi delle elezioni comunali che hanno segnato un arretramento del Pd e il successo del Movimento 5 stelle.

"Non è un voto di protesta ma un voto di cambiamento", ha detto il presidente del Consiglio. "Nessuno deve drammatizzare e minimizzare" il voto nei ballottaggi, "servono saggezza e buon senso", il risultato "deve far riflettere il Pd e lo faremo nella direzione del 24 giugno. Serve una discussione vera, franca e sincera". E ancora: "Noi dobbiamo come Pd riflettere per dare una lettura non banale del voto, è molto più complicata. E quindi bisogna coniugare insieme i valori della nostra comunità con la capacità di aprirsi al nuovo senza scadere nel nuovismo".

“È normale che dopo due anni di governo in alcuni Comuni siamo andati bene, in altri male, non vedo particolari novità. Novità è se una volta finita la campagna elettorale i cittadini vedono i risultati se no è solo il gioco della politica. Chi vuole collaborare con noi ci siamo", ha spiegato.

"Se il segretario ha fatto bene o fatto male sarà argomento di discussione durante la direzione", ha aggiunto Renzi. "Onore e buon lavoro a chi ha vinto, piena disponibilità del governo a lavorare, andiamo avanti con determinazione nell'analisi istituzionale delle cose da fare".

"Non mi sembra che sia all'ordine del giorno". Così Matteo Renzi ha risposto alla domanda sulle possibili modifiche all'Italicum, la nuova legge elettorale, come chiesto dalla minoranza del Pd.

Il doppio incarico" di Renzi premier e segretario del Pd "non funziona, non fa bene al partito e non lo aiuta". Roberto Speranza, deputato Dem ed esponente della minoranza del partito, attacca dopo il deludente risultato delle comunali.  "Dobbiamo cambiar rotta e riorganizzare il partito che è sfilacciato e non appare più credibile nella sua missione.