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Disastro ferroviario in puglia, 27 morti e 50 feriti. Stamattina il riconoscimento delle vittime

Puglia, 13 Lug 2016 - Hanno lavorato tutta la notte. Alla luce delle fotoelettriche i vigili del fuoco e i soccorritori hanno cercato di districare l'inferno di lamiere contorte prodotto dal terribile impatto di ieri, quando due treni si sono scontrati frontalmente sul tratto Andria-Corato della Ferrovia a nord di Bari. Un tratto ancora a binario unico, nonostante da tempo se ne progettasse il raddoppio.

Il bilancio dello scontro tra i due convogli è di 27 morti e oltre 50 feriti.

Il riconoscimento delle vittime sarà effettuato questa mattina al Policlinico di Bari, dove sono state portate "finora 22 salme per gli accertamenti legali". La ventitreesima vittima è il funzionario di polizia Fulvio Schinzari, di 53 anni, che viaggiava da solo. Il corpo dell'uomo è stato riconosciuto da un collega poliziotto che stava lavorando ai soccorsi.

Nel policlinico di Bari verranno trasportate tutte le salme dell'incidente ferroviario. "I parenti - ha aggiunto il direttore del Policlinico di Bari - sono già qui e sono stati accolti nell'anfiteatro dell'istituto di Medicina legale, dove facciamo in modo stiano in condizioni confortevoli".

Secondo quando comunicato dalla Asl Bt, trentacinque sono i feriti attualmente ricoverati ad Andria, 5 dei quali in prognosi riservata ed è in prognosi riservata anche una sesta persona ricoverata a Barletta. A causa di gravi fratture vertebrali, per questo paziente si è reso necessario un intervento chirurgico. Almeno 10 persone sono ricoverate a Bisceglie.

"Servono medici e infermieri, chiunque è in grado di dare aiuto contatti la polizia locale allo 0808721014". "Tragedia #Puglia, emergenza sangue, cercasi donatori". Sono alcuni dei messaggi su Twitter per appelli 'operativi' per fronteggiare la sciagura ferroviaria di ieri mattina. La federazione pugliese donatori di sangue ha on-line l'elenco dei centri trasfusionali della provincia di Bari. Di ogni centro ci sono i recapiti telefonici, per accertarsi della possibilità di donare il sangue. Per far fronte all'emergenza sangue per l'incidente ferroviario fra Andria e Corato Il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia ha stabilito che tutti i Servizi Trasfusionali della Regione Puglia rimarranno aperti anche oggi, dalle ore 8.00 alle ore 19.00. Già dai primi appelli, rilanciati dai social e dai circuiti radiofonici e televisivi, la risposta è stata massiccia. Molti cittadini si sono presentati per donare.  Al centro trasfusionale del Policlinico di Bari si è creata una lunga fila per donare il sangue ai feriti.

La Gazzetta del Mezzogiorno fa sapere che la direzione generale della Asl Bt ha diffuso dei numeri di telefono a cui rivolgersi per avere notizie delle persone rimaste ferite nell’incidente ferroviario avvenuto in Puglia. I numeri sono 0883 299411 - 299416 - 299750.  Un centro di accoglienza per parenti delle vittime ed un centro di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri coinvolti nel tragico incidente di questa mattina sono stati allestiti nel palazzetto dello sport di Andria. Lo rende noto il servizio di Protezione Civile della Provincia di Bat. Per contattare i responsabili della struttura si può chiamare il numero: 331-1713103.

L'incidente intorno alle 11,30 sulla rete ferroviaria Bari-Nord, che collega Barletta al capoluogo pugliese.  L'impatto tra i treni, che viaggiavano ad una velocità di 100-110 km all'ora, è stato violentissimo. I vagoni sono stati letteralmente sbriciolati, pezzi di lamiere sono volate per decine di metri tra gli ulivi della campagna pugliese, ai lati dei binari. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l'altro solo l'ultimo, quello di coda.

"Una scena spaventosa, allucinante, questo è quello che ho visto". Lo racconta un agente di polizia, con la divisa impolverata e i guanti sulle mani impegnato a scavare tra i detriti: "Ho visto persone morte, altre che chiedevano aiuto, persone che piangevano. La scena più brutta della mia vita".

Quale non so dirlo" "E' presto per fare valutazioni, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. E' una tragedia incommensurabile. Ora ci dobbiamo occupare delle persone a bordo, poi avremo il tempo di capire cosa è successo". Queste le parole del direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti in un intervento al Tg1. Nitti ha sottolineato che "sicuramente qualcosa non è andato come doveva andare: uno dei due treni non doveva essere lì. Quale non so dirlo".

Una nota diffusa da Ferrotramviaria "chiarisce che al momento l'azienda non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale" sulle cause dell'incidente, spiegando che sono circolate "su alcuni siti internet ed alcuni blog, false dichiarazioni attribuite al presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini, circa presunte responsabilità".

Sul posto è giunto il procuratore aggiunto del Tribunale di Trani Francesco Giannella ma ovviamente al momento non è possibile fare ipotesi. La più accreditata è quella dell'errore umano ma stando alle prime ricostruzioni, è improbabile che possa essersi trattato solo di errore. La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti.

Secondo la ricercatrice Stefania Gnesi dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione 'A. Faedo' del Consiglio nazionale delle ricerche (Isti-Cnr), la causa dell'incidente ferroviario in Puglia è stata la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria. "Su quella tratta - aggiunge Giorgio Ferrari, ricercatore del medesimo istituto Cnr - non esiste un sistema automatico di segnalazione. Viene usato il cosiddetto 'blocco telefonico' che si sostanzia nella comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. Questo sistema è attualmente utilizzato in una minima parte della rete ferroviaria nazionale".

"Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione, ai sindaci che sono in prima linea, e per dire che non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli, saremo al loro fianco in questo momento di grande disperazione". Queste le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a conclusione della riunione del centro di coordinamento soccorsi che si è tenuta in serata a Bari dopo la tragedia ferroviaria avvenuta questa mattina in Puglia. "Il primo pensiero va al dolore delle famiglie" ha sottolineato e poi ha ribadito che "Chiediamo chiarezza e che siano individuate le responsabilità". Domani, ha infine anticipato Renzi, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio riferirà sul disastro in Parlamento. In serata, il presidente del Consiglio ha voluto ribadire la sua vicinanza al popolo pugliese anche sulla sua pagina di Facebook