Roma, 25 Ago 2016 - La terra continua a tremare senza sosta nelle zone colpite dal terremoto. Solo dalla mezzanotte se ne sono registrate oltre 60 di magnitudo 2 o superiore: la più forte è stata una di 4.5 alle 5.15 con epicentro tra Accumoli e Arquata. La scossa è stata per fortuna di breve durata ma è stata avvertita distintamente anche a Roma.
Le attività dei soccorritori sono proseguite per tutta la notte senza sosta ma purtroppo in molte aree si riducono le possibilità di trovare sopravvissuti. A Pescara del Tronto i cani molecolari non fiutano più segni di vita, hanno riferito due soccorritori. Il bilancio sempre più tragico Intanto è sempre più tragico il bilancio delle vittime: secondo i dati forniti dalle prefetture e aggiornati a questa mattina le vittime accertate sono 247. La maggior parte, 190, in Provincia di Rieti e i restanti 57 in Provincia di Ascoli Piceno, soprattutto nel comune di Arquata del Tronto.
Quanto alla stima delle persone che, vive o morte, potrebbero essere ancora sotto le macerie, "non mi azzardo a fare questo tipo di numeri", ha risposto il capo della Protezione civile, Curcio, sottolineando anche che "è complicato rispondere perché in questo periodo dell'anno in questi comuni vi è un aumento della popolazione". Anche sugli ospiti (circa 80) dell'Hotel Roma, il capo della Protezione civile ha detto di non avere dati "su quante persone siano uscite da lì". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che 6-7 corpi sono stati estratti dalle macerie dell'hotel e "altri ospiti sono ricoverati".
A Pescara Tronto è stata estratta ancora viva la bimba di circa 10 anni rimasta intrappolata sotto le macerie per circa 15 ore, mentre la sorella della piccola non ce l'ha fatta.
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che i dispersi sarebbero ancora un centinaio nell'area del suo comune. A Pescara del Tronto, nell'Ascolano, vi sarebbero stati non meno di 30 morti secondo fonti della Protezione civile locale.
"Il numero di persone assistite presso il Pronto soccorso di Ascoli Piceno e quello di San Benedetto del Tronto si attesta sul centinaio, di cui una metà con codice verde e la restante parte ripartita tra codici rossi e gialli", si legge nella nota diffusa dalla direzione dell'Area Vasta n. 5 delle Marche.
Sono 1.500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo.
Il governo dichiarerà in consiglio dei ministri lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rieti.
Ad Amatrice è crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina. Diverse le persone che sarebbero sepolte sotto le macerie, lo conferma a Lapresse Lorenzo Botti, istruttore nazionale del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco. Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città.
Soccorritori e forze dell'ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto di ieri. Secondo i soccorritori, in molti casi, si sono verificati episodi già nel corso della prima notte del sisma. Mentre stamani i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l'area, dove lo stato della distruzione facilita il compito degli 'sciacalli'.
Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di Santa Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant'Agostino. Danni riscontrati anche alla Basilica di San Benedetto a Norcia, ma anche alle mura storiche della città. Lo conferma Antonella Pasqua Recchia, segretario generale del ministero di beni culturali e turismo. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno.
Sono oltre 350 i militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare impegnati con mezzi speciali nei soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma verificatosi questa notte tra le province di Rieti ed Ascoli Piceno. È quanto si legge in un tweet dello Stato maggiore della Difesa.
"Sono al lavoro 880 Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, sono impiegati 9 elicotteri, 200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili. Nei luoghi colpiti dall'evento sismico, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto". Così in una nota il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine di una riunione tecnica di coordinamento che si è svolta al Viminale.
L'ipocentro del sisma che si è verificato nella notte scorsa è stato fissato a una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra. Il piano di faglia ha avuto una estensione di 25-30 chilometri". Ad affermarlo è stata Daniela Pantosti, direttrice dell'Ingv durante una conferenza stampa. Si è trattato di un "evento localizzato in una zona dove l'attività sismica è sempre presente e simile ai terremoti tipici degli Appennini", ha precisato.