Roma, 25 Ago 2016 - Il senatore dem Silvio Lai insieme al vicepresidente della commissione ambiente al Senato Massimo Caleo e al capogruppo dem in commissione ambiente Stefano Vaccari, hanno scritto al ministro Galletti chiedendo una verifica immediata sulla vicenda del campo fotovoltaico della società Flumini Mannu Ltd. I parlamentari hanno chiesto in particolare che vengano effettuati i necessari approfondimenti sulla correttezza delle procedure e della documentazione presentata dalla società richiedente, a partire dal titolo di proprietà sui terreni oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale. Sull’argomento nelle prossime ore verrà depositata un’interrogazione ai ministri dell’ambiente e dell’agricoltura.
“Abbiamo ritenuto necessario e urgente condividere la forte denuncia della neo sindaca di Fonni Daniela Falconi che ha reso pubblico un caso sul quale avevano espresso già dubbi nei giorni scorsi anche alcune associazioni ambientaliste e la Coldiretti.
Il progetto, che ha avuto la Via dal ministero dell'ambiente e impegna oltre 270 ettari per un impianto fotovoltaico dinamico, aveva peraltro avuto parere negativo dal ministero dei beni culturali.
Appare davvero strano che la società - affermano i parlamentari dem, con gli altri senatori sardi Angioni e Cucca - al di là della sede legale in Gran Bretagna e operativa nell'isola, possa procedere con richieste di valutazione di impatto ambientale a valere su terreni non di sua proprietà e successivamente richiedere e procedere con un esproprio per pubblica utilità. Utilità di chi? Delle due l'una: o è sbagliata l'informazione o la domanda fatta o è sbagliata la legge se permette che un estraneo possa presentare a tua insaputa un progetto sulle tue proprietà. Crediamo che sull’argomento sia indispensabile fare piena luce e per questo interesseremo anche il ministero delle politiche agricole per quanto riguarda gli aspetti legati alla sottrazione di terreni all’agricoltura. Appare infatti ancora più grave che si dia corso ad un progetto di questo tipo che penalizza non solo i legittimi proprietari dei terreni, che operano in un settore difficile come quello agroalimentare, ma crea anche un pericoloso precedente a tutto svantaggio di uno dei settori cardine dell’economia dell’isola e sui quali è volontà manifesta del Governo investire per il futuro."