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Terremoto centro Italia – Oggi giornata di lutto nazionale: Esequie solenni ad Ascoli Piceno. Terminata la fase emergenziale

Ascoli Piceno, 27 Ago 2016 - Oggi è la giornata dei funerali solenni ad Ascoli Piceno per le vittime marchigiane del terremoto. Alle 11.30 si terrà la funzione religiosa celebrata dal Vescovo Monsignor Giovanni D’Ercole e a cui parteciperanno il capo dello stato Mattarella, il premier Renzi e i presidenti di Camera e Santo, Boldrini e Grasso. Sono 34 le bare che saranno presenti, tra queste, quelle di due bambine, Marisol, di neppure due anni, e Giulia, sorella di Giorgia, miracolosamente scampata invece al terremoto.

Si svolgeranno, invece, martedì ì funerali delle vittime del terremoto ad Amatrice e Accumoli. Alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili celebrerà le esequie religiose senza la presenza delle salme, per ricordare, ha detto, "tutte le vittime, quelle di Amatrice e anche quelle del comune di Accumoli", spiegando che è impossibile "ipotizzare un momento in cui avremo tutte le salme".

Proclamato, per oggi, un giorno di lutto nazionale con l'esposizione di bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici dell'intero territorio italiano.

Ad Ascoli Piceno, in occasione dei funerali solenni delle vittime marchigiane del terremoto, sono state predisposte "severissime norme di sicurezza, attivate in ragione della presenza delle più alte cariche dello Stato". Lo scrive il sindaco Guido Castelli in una nota. "La cerimonia funebre si svolgerà nella palestra del quartiere Monticelli, ma l'accesso sarà riservato ai parenti e ad un ristretto numero di autorità. Sarà inoltre allestito un maxi schermo in piazza San Giovanni Paolo II, di fronte alla chiesa di San Giovanni Evangelista, per permettere a fedeli e cittadini di seguire le esequie". Disposte, inoltre, numerose limitazioni al traffico.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, oggi, sarà ad Ascoli Piceno per una riunione con i colleghi di Marche, Umbria e Abruzzo alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini e di Curcio. In quella sede si decide in che modo le Assemblee regionali potranno fare la loro parte.

La Rai, in occasione della giornata di lutto nazionale proclamata in memoria delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia, ha deciso di non trasmettere le inserzioni pubblicitarie per tutta la giornata e per tutta la programmazione. La Rai, inoltre, esporrà per tutta la giornata in tutti suoi canali un piccolo drappo nero in segno di lutto.

La serie B di calcio scenderà in campo osservando un minuto di silenzio, indossando il lutto al braccio e leggendo un comunicato della Lega di Serie B che spiega come "il nostro pensiero va alle tante famiglie travolte dal lutto reso ancora più drammatico dal destino che ha colpito i bambini". In concreto, inoltre l'Aic, hanno detto i capitani di Spezie e Salernitana, Terzi e Rosina nell'anticipo che si è disputato ieri, "ha deciso di aprire una sottoscrizione tra tutti i calciatori delle squadre di Serie A, B e Lega Pro per raccogliere, con la massima urgenza, fondi da destinare ad azioni concrete a sostegno delle persone sconvolte da questa terribile calamità. Aic Onlus stanzierà inoltre una ulteriore cifra da devolvere alle popolazioni colpite".

Il Festival di Castrocaro - in prima serata su Rai1 -  sarà dedicato alla raccolta fondi solidale per le vittime del terremoto e lo stesso, alle 22.30 su Rai5, accadrà per il Concertone finale della "Notte della Taranta" trasformata, su decisione del Prefetto di Lecce, d'intesa con la Regione Puglia e la Fondazione La Notte della Taranta, in maratona di solidarietà. Tutti gli artisti coinvolti rinunceranno al cachet della serata, inoltre osserveranno un minuto di silenzio e porteranno il lutto al braccio e inviteranno il pubblico a donare attraverso il numero ufficiale della Protezione Civile.

La fase dell'emergenza è terminata "egregiamente: per la prima volta nella storia della Repubblica un evento del genere non ha generato polemiche sui soccorsi", sui quali "non c'è nessuna ombra". Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al termine del vertice che si è tenuto ieri alla Prefettura di Rieti. Ora però, ha aggiunto il governatore, è il momento di concentrarsi "sugli interventi che saranno necessari in futuro" per Accumoli e Amatrice, i due Comuni del Lazio semidistrutti dal terremoto: si aprirà la fase "della ripresa della vita". Al vertice era presente anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e le autorità locali: insieme hanno deciso lo "stop assoluto" all'invio di nuovi generi di prima necessità nei due Comuni. Nessun limite invece agli aiuti economici, con la raccomandazione però di utilizzare solo canali ufficiali. Con un quadro che si fa ogni giorno più chiaro si iniziano a mettere nuovi punti fermi alla macchina dei soccorsi. Le operazioni saranno coordinate da un Centro allestito all'aeroporto Ciuffelli di Rieti, dove peraltro stanno confluendo già dalla scorsa notte le salme delle vittime, conservate in container refrigerati.

Le attività logistiche e di comunicazione potranno essere svolte anche nella sede reatina di Porta Futuro (il centro regionale per l'impiego), dotata di pc e connessione veloce, messa a disposizione dal vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio su richiesta del sindaco Simone Petrangeli. Per i sopravvissuti, invece, la Regione ha deciso di portare a cinque i suoi campi di accoglienza: ai tre già presenti ad Amatrice, Accumoli e Illica se ne aggiungono dunque altri due nelle frazioni amatriciane di Scai e Sommati, rispettivamente da 100 e 70 assistiti. In totale, dunque, i campi regionali, grazie al lavoro di 423 volontari, stanno assistendo circa 585 persone. Ad Amatrice, inoltre, la Regione Lazio installerà un ospedale da campo: vi lavoreranno i medici del nosocomio locale, il 'Grifoni', totalmente inagibile. Nell'ospedale da campo lavorerà anche personale del 'De Lellis' di Rieti, che nelle ultime 48 ore ha lavorato a ritmi forsennati.

Alle 17.13 di ieri, sono state 1059 le scosse di terremoto dalla notte del 24 agosto. Di queste 220 si sono verificate nella sola giornata di ieri.  Resta fermo il numero delle persone tratte in salvo dalle macerie: sono 238 persone, di cui 215 salvati dai Vigili del Fuoco e 23 dal Soccorso Alpino.

Le vittime accertate sono, al momento sono 281. Nella sola Amatrice hanno perso la vita 221 persone, 49 le vittime ad Arquata e 11 ad Accumoli. Nella provincia di Ascoli Piceno non ci sono più dispersi.

Il Dipartimento della Protezione civile in una nota ha diffuso l'importo della raccolta in corso con il numero solidale 45500: ha superato la cifra di 2.563.352 euro.

Il ministro delle Politiche agricole anticipa i provvedimenti per le aziende agricole 958 le aziende agricole che operano nei 16 comuni dell'emergenza e che hanno subito dei danni dal sisma. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha anticipato che "nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell'emergenza individuati dalla Protezione civile".

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