Roma, 4 Sett 2016 - "Oggi stiamo facendo un passo importante perché il primo obiettivo ora è accelerare il più possibile la chiusura dei campi tenda. Le condizioni e l'evoluzione meteo, ci dicono che dobbiamo fare questo per garantire qualità della vita. Stiamo lavorando per soluzioni abitative di transizione e poi partiremo con la ricostruzione". Così il commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, ad Amatrice per fare il punto della situazione insieme al capo della protezione civile Fabrizio Curcio. "Il commissario è al fianco dei sindaci e delle istituzioni - ha aggiunto -, perché sono le istituzioni che danno senso, dignità e riconoscimento a queste persone che giustamente non vogliono andare via". Errani ha quindi assicurato che "entro 7 mesi dovrete avere le casette. Noi vogliamo lavorare partendo dai comuni e con le istituzioni".
"Stiamo passando dall'emergenza alla ricostruzione avvicinando e accorciando i tempi, non c'è spazio né interruzione", ha detto Errani, aggiungendo "oggi stiamo entrando in una fase nuova, non più la prima emergenza che è stata gestita bene: entriamo nella fase di passaggio tra prima emergenza e ricostruzione perché ricostruiamo una soluzione abitativa e dei servizi. Vogliamo chiudere le tende il più presto possibile - aggiunge - e vogliamo costruire le casette e i servizi. L'obiettivo è quello di far vivere la comunità da subito".
"La trasparenza e la legalità non sono burocrazia. Insieme all'Anac e alle amministrazioni costruiremo gli strumenti per garantire il tema della legalità". Così il commissario alla ricostruzione post-terremoto, Vasco Errani, al termine dell'incontro ad Amatrice. "È chiaro che ci saranno delle scelte per quanto riguarda gli appalti, le stazioni appaltanti e le caratteristiche delle aziende" che partecipano alle gare dovranno avere e che "devono essere preventivamente definite per assicurare la trasparenza".
Dopo la visita ad Amatrice e nelle zone colpite dal sisma il commissario Errani si è recato assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio alla direzione comando e controllo (Dicomac) a Rieti.
Un contributo per l'affitto fino a 600 euro a chi si organizza autonomamente, l'accoglienza in hotel e residence di Rieti, la possibilità di utilizzare le seconde case per chi decide di rimanere ad Amatrice: sono queste le soluzioni individuate per togliere al più presto dalle tende i cittadini del paese più colpito dal terremoto del 24 agosto. Le soluzioni sono state illustrate al termine della riunione tra il commissario straordinario del governo, Vasco Errani, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
"La scelta - ha detto Curcio - è quella di un'accoglienza diffusa in prossimità delle aree colpite, in modo che i cittadini possano essere più vicini alle loro abitazioni. Ci vorranno al massimo sette mesi per realizzare le casette e dunque dobbiamo gestire il periodo transitorio, perché non possiamo permettere che la gente continui a rimanere nelle tende". Tre le soluzioni individuate: il contributo di autonoma sistemazione a chi si organizza in maniera autonoma, l'accoglienza in hotel e residence di Rieti, che ha già dato la propria disponibilità, il rientro nelle case per chi avrà l'agibilità. Queste tre soluzioni consentiranno di gestire la maggior parte della popolazione, mentre per gli abitanti delle frazioni e delle aziende agricole, arriveranno i container. Per chi non vorrà accedere a nessuna delle soluzioni individuate, verrà studiata una soluzione ad hoc che prevede la possibilità di utilizzare delle roulotte.
E proprio in relazione al contributo di autonoma sistemazione, il sindaco di Amatrice ha lanciato un appello. "Ci sono più di cinque mila seconde case nel territorio e dunque abbiamo pensato ad un meccanismo di accoglienza solidale - ha detto - metteremo a disposizione un numero di telefono a partire da domani, in modo che i proprietari di seconde case, che verranno dichiarate agibili, mettano a disposizione la propria abitazione per chi rimane qui.
Sopralluogo dell'assessore alla Protezione civile del Trentino, Tiziano Mellarini, e dell'assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi sui luoghi colpiti dal sisma il 24 agosto scorso. Gli assessori trentini si sono recati ad Amatrice dove è stata gettata la platea di fondazione sulla quale verrà eretta nei prossimi giorni la nuova scuola prefabbricata. L'obiettivo è quello di garantire l'avvio dell'anno scolastico. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e la dirigente scolastica Maria Rita Pisoni hanno ringraziato per questa "grande solidarietà trentina". "Un grazie - hanno voluto rimarcare - va soprattutto a tutti coloro che si stanno impegnando per realizzare questa struttura che vuole essere simbolo di speranza ma soprattutto di futuro". Al termine del sopralluogo la delegazione trentina ha incontrato il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio i quali hanno espresso "gratitudine e soddisfazione per quanto fatto dal Trentino".
Intanto a Norcia ancora paura: piccoli crolli delle mura antiche della città e in altri punti già danneggiati, nessun ferito a causa della scossa di 4.5 registrata nel maceratese. Ad Amatrice è stato riaperto il ponte A Tre Occhi, mentre non si fermano i blitz degli 'sciacalli': arrestati due pluripregiudicati romani, avevano rubato giocattoli destinati ai bambini. Sono state finora più di 4.500 le repliche del terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 03:36 del 24 agosto. Di questi terremoti, rilevati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sono stati 157 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0. Sale a 15 il numero delle scosse di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e resta uno il terremoto di magnitudo maggiore di 5.0, quello di magnitudo 5.4 avvenuto alle 4:33 del 24 agosto nella zona di Norcia (Perugia). Dalle 9.00 di questa mattina sono stati 5 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale di 3.0: il terremoto più forte - come detto - di magnitudo 4.5, è avvenuto alle ore 12:18 tra le province di Macerata e Ascoli Piceno nei pressi di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), Montemonaco e Montegallo, entrambi in provincia di Ascoli Piceno.
Possibili altri dispersi Intanto è salito a 295 il tragico conto delle vittime uccise dal terremoto. L'ultima salma è stata individuata nel tardo pomeriggio di ieri dai vigili del fuoco, sepolta sotto le macerie a Casale, una frazione del comune di Amatrice. Ma si scava ancora sotto i palazzi in frantumi. Di sicuro c'è almeno ancora una persona sepolta e non c'è nessuna certezza su altri possibili dispersi. Nel pomeriggio di ieri è stato confermato ufficialmente anche che Guerrino Pierelli, 75 anni, originario di Jesi (Ancona) è tra le vittime del crollo dell'Hotel Roma di Amatrice.