Usa, 23 Sett 2016 - I dati di almeno 500 milioni di utenti Yahoo! sono stati rubati nel 2014. Lo afferma Yahoo!, sottolineando che le informazioni rubate con il cyber attacco includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita e password.
Yahoo ritiene che l'attacco hacker sia stato compiuto da un attore sostenuto da uno Stato. "L'indagine non ha trovato prove che l'attore sostenuto da uno Stato sia attualmente nel network di Yahoo", afferma la società.
Tre funzionari dell'intelligence Usa, che hanno chiesto di non essere identificati, riferiscono che ritengono che l'attacco sia sostenuto da uno Stato a causa delle somiglianze con precedenti attacchi hacker attribuiti alle agenzie di intelligence russe o ad hacker in azione sotto le loro direttive.
Yahoo ha fatto sapere che sulla vicenda sta collaborando con le autorità e l'Fbi ha riferito di essere al corrente della questione.
L'Fbi è "al corrente del problema. Siamo in contatto in modo regolare e in buone relazioni con il nostro settore privato e la compromissione del settore privato o di quello pubblico è qualcosa che prendiamo con serietà". Lo si legge in una nota pubblicata dalla polizia federale a commento delle notizia dell'attacco hacker a Yahoo. Dal canto suo l'Fbi ha fatto sapere di continuare a indagare per trovare chi pone minacce alla cybersicurezza.
Il maxi furto di dati da account Yahoo "è la più grande violazione di dati" informatica mai avvenuta. È quanto spiega il noto crittografo Bruce Schneier, aggiungendo che è troppo presto per dire che impatto la violazione di dati potrebbe avere su Yahoo e sui suoi utenti perché restano molte domande, compresa l'identità degli hacker sostenuti da uno Stato che ci sono dietro.
Non è chiaro se la notizia potrà avere un effetto sull'accordo di Yahoo con Verizon. A luglio, infatti, Verizon ha annunciato un accordo per comprare il core business di Yahoo per 4,83 miliardi di dollari. In una dichiarazione, la società ha detto di essere stata messa al corrente del furto di dati negli ultimi due giorni e di avere informazioni limitate in merito.
Michelle Obama nel mirino dei pirati informatici. Un gruppo di hacker sarebbe riuscito a rubare informazioni "sensibili" dalla mail di un collaboratore esterno della Casa Bianca, Ian Mellul: dal numero di passaporto della First Lady, fino al numero di scalini che il Secret Service presupponeva dovesse salire Joe Biden durante un viaggio a Cleveland. Si tratta di uno degli ultimi attacchi hacker ai dati personali del governo Obama. L'anno scorso alcuni pirati informatici avevano attaccato la mail privata di John Brennan, direttore della Cia, rubando alcuni documenti che poi sono stati pubblicati da WikiLeaks. Le email del collaboratore della Casa Bianca, inviate a suoi amici, colleghi e professori, sono state diffuse da DC Leaks, lo stesso gruppo che la settimana scorsa aveva stampato le email dell'ex Segretario di stato Usa Colin Powell. In quelle email, il generale a quattro stelle in pensione aveva definito Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, come una "disgrazia nazionale". Si ritiene che il gruppo DC Leaks abbia collegamenti con i servizi segreti russi, secondo NBC News che cita fonti vicine all'intelligence. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha detto che l'amministrazione sta prendendo la questione sul serio. E in conferenza stampa la ministra della Giustizia, Loretta Lynch, ha affermato: "Siamo consapevoli di queste notizie di stampa ed è qualcosa che stiamo verificando".