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La Maddalena – Sen. Silvio Lai, arrivano in Senato i ritardi del Parco Italia-Francia delle Bocche di Bonifacio

Roma, 26 Sett 2016 - Il Presidente del Parco di La Maddalena Giuseppe Bonanno non ha ancora provveduto ad istituire e insediare l’organo di gestione del Gruppo Europeo di Cooperazione Transfrontaliera del Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio. Sono trascorsi oltre tre anni dalla costituzione del G.E.C.T-P.M.I.B.B. e la grave mancanza è stata oggetto di una serie di richiami da parte del governo francese allo Stato italiano ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il fatto viene segnalato in un’interrogazione urgente presentata da 20 senatori PD, primo firmatario Silvio Lai, che si rivolgono direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro all’Ambiente.

“È l’ennesimo caso di inadeguata gestione da parte del Presidente Bonanno – scrive Silvio Lai – che continua ad esercitare in totale solitudine il potere esecutivo, non rispettando norme e procedure e tenendo ai margini di ogni decisione il consiglio direttivo dell’Ente nominato oltre un anno fa. In questa specifica situazione le carenze e le inadempienze riguardano un organismo transfrontaliero finalizzato alla cooperazione tra l’Italia e la Francia per la tutela del delicato ecosistema tra la Sardegna e la Corsica.” Ma i problemi segnalati dall’interrogazione non finiscono con la mancata istituzione dell’Organo di gestione, fatto di per se già abbastanza grave e censurabile, ma riguardano anche la sede del G.E.C.T. individuata nella Caserma ex batteria Zavagli, già Casa del Parco e centro visita dei musei. Ebbene, nonostante i diversi ed onerosi interventi di riqualificazione la Caserma non è ad oggi utilizzabile perché priva del cambio di destinazione d’uso dei locali, sancito da una sentenza del TAR Sardegna del 2013. A seguito di questa sentenza la Procura di Tempio Pausania ha requisito tutti gli atti originali relativi agli interventi effettuati dall’Ente Parco nella Caserma Zavagli. Durante i lavori, infatti, sarebbe stata utilizzata la sabbia della duna antistante, protetta per la sua particolarità e questo avrebbe creato un grave ed irreparabile danno alla biodiversità dell’area. E infine, ma non ultimo, la Guardia di Finanza e la Procura di Tempio avrebbero avviato un’indagine sui lavori di riqualificazione dell’ex batteria Zavagli e su un’aggiudicazione di gara effettuata dall’Ente nel 2011 per l’affidamento di lavori ricadenti nel progetto GECT-PMIBB, emettendo un’informazione di garanzia nei confronti del Presidente Bonanno.

“Crediamo sia necessario ed urgente un intervento da parte del governo – afferma Lai -. Vogliamo capire se siano a conoscenza di tutti questi gravi fatti e quali interventi e decisioni intenda assumere.”

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