Cagliari, 2 Ott 2016 - Napoli al tappeto, la Juve gode e scappa (+4). Fa rumore il tonfo del Napoli allo stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’, in un pomeriggio con sole 4 partite scandito dal colpo del Genoa al Dall’Ara (firmato ancora Simeone), dal successo del Cagliari e dal pari di Marassi tra Samp e Palermo.
Cagliari-Crotone 2-1 - Poco da segnalare fino al 25’, minuto in cui Cordaz smanaccia il sinistro di Tachtsidis. Il n.1 dei calabresi, al 38’, non può però nulla sulla splendida stoccata di Di Gennaro dalla distanza (38’). Per gli ospiti un tiro alto di Falcinelli e nulla più. Finiscono qui le rare emozioni di un primo tempo tutt’altro che indimenticabile, con i sardi comunque meritatamente avanti. Raddoppio Cagliari al 56’ al termine di un’azione tambureggiante: traversa di Borriello, sfera a Padoin che buca dal limite un Cordaz non esente da responsabilità. Il Crotone prova a scuotersi. Senza fortuna i tentativi di Rosi, Falcinelli (due volte) e Simy, al 91’ gol strepitoso da 30 metri di Stoian che sorprende Rafael. Finale di sofferenza per i padroni di casa, che però restano in piedi e mettono in cascina tre punti che li spingono nelle sfere più nobili della classifica. Calabresi in crescita, ma 1 punto in 7 gare non porta alla salvezza.
Atalanta-Napoli 1-0 - Due pareggi, una vittoria e una sconfitta: i numeri dicono che il Napoli formato trasferta non è, per ora, da scudetto. A Bergamo l’Atalanta di Gasperini fa l’impresa grazie ad un match giocato con cuore, gambe e testa. Successo pesantissimo per gli orobici, che ‘sistemano’ la loro classifica. Gli azzurri rotolano invece a -4 dalla Juve. Padroni di casa molto aggressivi in avvio, atteggiamento che paga subito: Gomez va via di forza sulla sinistra, mette al centro, la carambola in area favorisce Petagna che insacca (9’). Prima risposta partenopea al 22’: diagonale Callejon, Berisha dice no. Il portiere albanese si ripete al 29’ volando sulla punizione a giro di Ghoulam diretta verso l’incrocio. Ma l’Atalanta è bella pimpante e fra il 33’ e il 35’ arrivano tre palle-gol in serie: Reina si oppone al destro di Gomez, dal limite Dramè scheggia la traversa, Petagna di testa manca il bersaglio di un soffio. Prima dell’intervallo (42’) terza paratona di Berisha, stavolta sulla girata rasoterra di Milik.
Venti minuti senza brividi, con uno sterile possesso-palla del Napoli, poi Hamsik tenta la sorte dal limite: non va (65’), seppur di poco. Orobici però compatti e sempre pronti a ripartire, tenendo in ansia una difesa azzurra non proprio in giornata. Sarri inserisce Mertens, Gabbiadini e Giaccherini ma i cambi non producono l’effetto sperato. E’ anzi Grassi, all’84’, dopo una lunga cavalcata conclusa con un tiro un po’ affrettato (e bloccato da Reina), a minacciare gli ospiti. Che si arrendono senza creare più pericoli. Sconfitta meritata. L’Atalanta s’è desta.
Bologna-Genoa 0-1 - Subito un'occasione per gli ospiti, ma Laxalt non inquadra la porta. Primo tempo a ritmi elevati, con continui capovolgimenti di fronte, giocato però sul filo del nervosismo. Non si sblocca il risultato, ma piovono cartellini: espulsi, entrambi per proteste, il tecnico genoano Juric al 41’ e il centrale rossoblù Gastaldello al 43’. Pochi secondi prima dell’intervallo, partendo da posizione defilata e dopo un dribbling ubriacante, Giovanni Simeone centra un clamoroso palo interno, con il pallone che sfila poi beffardo lungo la linea (46’).
Malgrado l’inferiorità numerica, al 54’ Bologna vicinissimo alla rete con Destro. Il resto però è tutto ‘made in Genoa’: Veloso minaccioso in diagonale (65’), poi percussione di Laxalt sulla fascia, Oikonomou saltato in scioltezza e assist al bacio per Simeone, cui basta spingere. Restano altri due cartellini rossi estratti dall’arbitro Maresca, quello a Gentiletti per doppia ammonizione (85’) e a Dzemaili per un fallaccio su Ninkovic. Genoa in piena zona Europa (quota 11), Bologna con un punto in meno ma sempre a centro classifica.
Sampdoria-Palermo 1-1 - La Samp evita di un soffio il quinto ko consecutivo, il Palermo beffato si ‘batte il petto’ per un successo sfumato sul più bello. Per entrambi, comunque, la strada verso la salvezza appare lunga e tortuosa. Partono forte i blucerchiati. Ci prova subito Muriel (4’), poi Quagliarella potrebbe fare centro ma Aleesami salva incredibilmente sulla linea (5’). I rosanero iniziano a prendere campo, Hiljemark si rende pericoloso, ma sono i padroni di casa a sfiorare ancora il vantaggio: anticipo provvidenziale di Cionek su Muriel, pronto a colpire (30’), palo dell’ex Barreto complice la deviazione di Posavec (43’), molto reattivo anche sul tentativo finale di un attivissimo Luis Muriel (46’).
Avvio ripresa sempre di marca Samp. Skriniar raccoglie in area una punizione di Alvarez ma la conclusione è da dimenticare (47’). Poi ci prova lo stesso Ricky Alvarez: palla che sibila vicino al legno (49’). Il grande intervento di piede di Posavec su Muriel (55’) precede il vantaggio a sorpresa del Palermo: Aleesami mette in mezzo, Skriniar buca l’intervento, Nestorovski non perdona (60’). Assalto disperato della Samp nei minuti finali: Schick, Bruno Fernandes e Skriniar ‘accarezzano’ il pareggio, rosanero Gazzi espulso al 93’, all’ultimo respiro del recupero (96’) il portoghese Bruno Fernandez con una botta in controbalzo regala alla Samp un pari meritato. Tra la disperazione del Palermo che già pregustava la vittoria.