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Battaglia di Mosul, decine di villaggi strappati all’Isis. Cnn: jihadisti massacrano 284 persone

Continua in Iraq la battaglia per liberare Mosul dall'Isis. L'offensiva dei Peshmerga curdo-iracheni e dei governativi di Bagdad sarebbe arrivata a pochi dalla città, dice il governo di Erbil. Strappati all'Isis molti villaggi, fra i quali Bartella, teatro dell'esodo dei cristiani d'Iraq.
Violenti combattimenti in un villaggio strategico a sud-est, Tal Kayf, dove i curdi Peshmerga hanno sfondato le linee degli jihadisti. L'esercito iracheno ha raggiunto il centro di Hamdaniyah, la più grande località a maggioranza cristiana nella piana di Niniveh.
Una fonte irachena ha riferito alla Cnn che l'Isis ha massacrato almeno 284 persone, tra le quali ci sarebbero molti bambini.
Due civili uccisi da una nube tossica per un incendio appiccato dall'Isis
Sono almeno due i civili rimasti uccisi dalla nube tossica di diossido di zolfo causata dall'incendio appiccato dall'isis in un impianto chimico Al-Mishraq a Qayyara, a sudest di Mosul. Lo riferiscono i media curdi citando fonti della sicurezza. "ci vorranno almeno due-tre giorni per domare le fiamme", viene sottolineato. L'episodio
"mostra per l'ennesima volta il disprezzo per la vita umana da parte dei jihadisti", afferma il maggiore usa Christopher K. Parker, portavoce della coalizione nell'area.

L'offensiva contro lo Stato islamico è avanzata fino a 5 chilometri da Mosul e ci sono segnali di rivolta contro il gruppo jihadista, ha dichiarato il ministro dell'Interno del governo regionale curdo, Karim Sinjari. Sinora, le forze curde hanno preso il controllo di 20 villaggi nella zona di Mosul, mentre l'esercito iracheno ne ha presi 10, ha puntualizzato il ministro. Ha aggiunto che le forze che combattono l'Isis non saranno in grado di sconfiggere i jihadisti senza aiuto dall'interno di Mosul, come informatori o spie. Questo perché i militanti hanno costruito tunnel sotterranei e trincee piene di petrolio da incendiare quando l'offensiva si avvicinerà. Sinjari ha anche raccontato di azioni di rivolta interne alla città, con persone che posseggono armi che compiono imboscate ai jihadisti, soprattutto di notte.
Il premier iracheno al-Abadi ha incontra il segretario alla Difesa Usa Ashton Carter
L'Iraq torna a ripetere il suo 'no' alla partecipazione della Turchia all'offensiva contro l'Is a Mosul. "La battaglia per Mosul è una battaglia irachena e la conducono gli iracheni", ha detto il premier iracheno Haider al-Abadi che a Baghad ha incontrato il segretario alla Difesa Usa Ashton Carter.  E durante una conferenza stampa, Abadi ha fatto appello all'unità
contro l'Is. "Facciamo appello ai Paesi vicini, ai Paesi arabi, ai Paesi islamici affinché ci sia unità nella lotta all'Is", ha detto il premier iracheno.

L'autoproclamato Stato islamico avrebbe ucciso 284 persone in esecuzioni di massa tra giovedì e venerdì a Mosul sotto attacco, scrive la Cnn, facendo riferimento a una fonte d'intelligence. Dopo aver massacrato le vittime, sarebbero stati usati bulldozer per buttare i cadaveri in una fossa comune vicino il luogo dell'esecuzione, il defunto Collegio dell'Agricoltura di Mosul, a nord della città. Le vittime sarebbero state uccise con colpi d'arma da fuoco, in molti casi si sarebbe trattato di bambini, ha detto la fonte, che ha voluto restare anonima perché non autorizzata a parlare con i media. Non è stato possibile alla Cnn confermare la denuncia.

Mille persone sono state ricoverate per problemi respiratori a causa del fumo sprigionato da una fabbrica di solfati a sud di Mosul alla quale i miliziani dell'Isis hanno dato fuoco durante la ritirata, riferisce la televisione panaraba al Jazeera. Il primo ministro, Haidar al Abadi, ha detto che l'incendio, appiccato due giorni fa, è stato domato grazie all'intervento della difesa civile e delle forze di sicurezza.

Il  giornalista Ali Raysan della tv Alsumaria, secondo quando annunciato dall'emittente, è stato ucciso "mentre seguiva la battaglia" nella zona di al-Shura, a sud di Mosul. Ieri un giornalista iracheno di Turkmeneli TV è morto a Kirkuk, finita nel mirino di un feroce attacco dei jihadisti. L'uomo, secondo l'emittente, è stato ucciso da un "cecchino dell'Isis".

Violenti combattimenti a Tal Kayf, villaggio strategico a circa 10 chilometri a nord-est di Mosul. A quanto si apprende i Peshmerga hanno sfondato le linee dell'Isis e si apprestano ad entrare nel villaggio. L'area dei combattimenti è interdetta ai giornalisti.
Le forze irachene annunciano nuove conquiste. Secondo un comunicato dei militari iracheni, unità dell'esercito regolare hanno raggiunto il centro di Hamdaniyah, la più grande località a maggioranza cristiana nella piana di Niniveh conosciuta anche come Qaraqosh o Bakhdida, a circa 20 km a sudest di Mosul.
Stando alla tv di Stato al-Iraqiya, le forze dell'esercito regolare iracheno sono riuscite ad avanzare con l'appoggio aereo della coalizione anti-Isis a guida Usa e, dopo le notizie sull'avanzata nella zona circolate nei giorni scorsi, hanno issato la bandiera irachena nel centro di Hamdaniyah.

Sono ripresi gli scontri armati tra forze curde e miliziani dell'Isis nella città curda di Kirkuk, all'indomani dell'attacco che ha provocato decine di morti. "Sparatorie sono ancora udite nelle stesse aree degli scontri di ieri, anche se con minore intensità", ha detto la tv panaraba al Jazeera citando testimoni. Fonti curde hanno detto alla televisione curda Rudaw che alcuni jihadisti sono ancora barricati in una scuola dove sono entrati ieri.  L'attacco dell'Isis a Kirkuk ha provocato almeno 80 morti, per la maggior parte forze di sicurezza.