Almeno 90 migranti sono morti nel naufragio del barcone sul quale viaggiavano al largo delle coste libiche. Lo riferisce il portavoce della Marina libica. Sull'imbarcazione c'erano in tutto 126 persone, in un primo momento i 90 erano stati dati per dispersi.
Il portavoce della Marina Libica, Ayoub Kassem, ha reso noto che i 29 migranti, tratti in salvo ieri davanti alle coste libiche nell'ennesimo naufragio di un barcone, sono stati "avvistati da una petroliera che si trovava al momento sul luogo della tragedia. Poco dopo è giunta la Marina libica che ha preso in consegna i sopravvissuti". Il colonnello Kassem ha aggiunto che "non sono state effettuate operazioni in alto mare per cercare eventuali migranti in quanto la Marina libica non dispone di mezzi adeguati". Tra le possibili cause del naufragio il sovraffollamento del barcone.
Dai racconti dei sopravvissuti, sul barcone erano presenti circa 126 migranti prima del naufragio. Il gommone era partito mercoledì mattina da Garabulli, a circa 50 chilometri da Tripoli.
Ieri l'Onu ha dichiarato che sono almeno 3.800 i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno, uno dei bilanci delle vittime "mai registrati". Nel 2015 erano state 3.771 le persone morte o disperse durante la traversata.