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Presidenziali Usa – Emailgate, l’Fbi assolve di nuovo Hillary Clinton: “Nessun capo d’accusa”

Washington,7 Nov 2016 - Non ci sarà alcuna incriminazione per Hillary Clinton in relazione alle nuove email su cui indaga l'Fbi. A farlo sapere è Il numero uno dell'Agenzia federale, James Comey, in una nuova lettera inviata al Congresso. Per quanto riguarda le indagini sulle email valgono infatti le stesse conclusioni di luglio. "Non le abbiamo cambiate", afferma Comey nella lettera, secondo quanto riporta Jason Chaffetz, membro repubblicano del Congresso.

A due giorni dalle elezioni presidenziali Usa dell'8 novembre dunque arriva una gran buona notizia per la candidata democratica che rischiava di essere travolta dal cosiddetto emailgate: l'uso nei 4 anni in cui è stata segretario di Stato (2009-2013) di un server di posta privato. Comey ha confermato la scelta dopo aver verificato le email trovate nel computer di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Clinton, Huma Abedin. Scoperta che il 28 ottobre scorso, a 11 giorni dal voto, lo avevano indotto ad annunciare che era stato trovato nuovo materiale e che all'epoca non era in grado di esprimersi sulla sua rilevanza. Cosa che ha fatto oggi. Nella nuova missiva al Congresso Comey spiega infatti come la revisione di tutte le nuove email sia stata portata a termine. E come l'indagine sia da considerare chiusa perché non è stato rinvenuto alcun illecito.

A luglio l'Fbi aveva concluso che, nonostante una gestione discutibile da parte di Hillary Clinton del suo account privato di posta elettronica, non c'erano gli estremi per perseguire l'ex segretario di stato. Comey, repubblicano ma nominato dal presidente Barack Obama nel 2013 al vertice dell'Fbi, era stato investito da accuse di ogni tipo dal fronte democratico, a partire dalla stessa Hillary fino al presidente Obama.

Lo staff della candidata democratica ha espresso soddisfazione per la notizia che il direttore dell'Fbi, James Comey, ha deciso di confermare la decisione assunta il 5 luglio scorso, di non incriminare la Clinton. Jennifer Palmieri, capo della comunicazione dello staff di Clinton, si è detta "felice di vedere che (Comey) ha deciso, come eravamo certi, di non dover modificare le conclusioni cui era giunto a luglio. Siamo quindi contenti che tutta questa vicenda sia stata risolta".

Una vera e propria ovazione a Cleveland, in Ohio, ha accolto Hillary Clinton, salita sul palco pochi minuti dopo la breaking news sull'Fbi che ha chiuso ogni indagine sulle sue email. Al fianco dell'idolo locale, la star della Nba LeBron James, la candidata non ha commentato la notizia ma il suo viso esprimeva tutta la gioia e il sollievo dopo i giorni della bufera.

Non si è fatta attendere molto la reazione di Donald Trump: "E' un sistema truccato. E Hillary Clinton è protetta", ha detto il candidato repubblicano alla Casa Bianca durante un comizio a Minneapolis

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