Bruxelles, 8 Nov 2016 - Sull'applicazione delle regole del Patto di Stabilità Ue ai bilanci degli Stati membri, "l'Italia non cessa di attaccare, a torto, la Commissione europea", che invece ha riformato il Patto stesso introducendo "elementi di flessibilità di cui ha beneficiato", insieme ad altri paesi, tanto che nel 2016 "ha potuto spendere 19 miliardi in più" di quanto avrebbe potuto in assenza di quella riforma.
Lo ha affermato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parlando oggi a Bruxelles alla Confederazione europea dei sindacati.
Juncker ha anche puntualizzato che l'Italia chiede, giustamente, di tenere conto del costo dei terremoti e delle politiche per i rifugiati, ma questi costi cumulati equivalgono "allo 0,1% del Pil", mentre il governo prevede un deficit nel 2017 del 2,4% del Pil, invece dell'1,7% che aveva promesso. "Vorrei che non si dimenticasse il fatto che la mia Commissione ha introdotto nel Patto di Stabilità degli elementi di flessibilità di cui hanno beneficiato diversi Stati membri, e in particolare l'Italia", ha ricordato Juncker. "Non si può dire, o insomma se lo si vuol dire lo si dica pure, me ne frego, che le politiche di austerità siano continuate con questa Commissione così come erano state messe in atto all'inizio", si è sfogato.
"La saggezza vuole - ha osservato Juncker - che prendiamo in conto i costi dei terremoti e dei rifugiati. Ma questi costi cumulati equivalgono allo 0,1 per cento del Pil. L'Italia ci aveva promesso di arrivare a un deficit dell'1,7% nel 2017. Ora ci propone il 2,4%, in ragione dei costi del terremoto e dei rifugiati, quando questo costo è limitato allo 0,1 per cento del Pil. Siamo in contatto stretto con il governo italiano, così come con gli altri governi europei, e restiamo vigilanti", ha aggiunto il presidente della Commissione. "Non si può più dire che le politiche di austerità siano continuate con questa Commissione così come erano state predisposte inizialmente", ha concluso Juncker.
Immediata la replica del premier. "Ho letto che Juncker ha detto che l'Italia fa polemica. Noi non facciamo polemica, su questo non guardiamo in faccia a nessuno. Sull'edilizia scolastica non c'è nessuna possibilità di bloccare la posizione italiana". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante una iniziativa pubblica a Frosinone. "Noi - ha aggiunto - i soldi per l'edilizia scolastica li mettiamo fuori dal patto di stabilità, che piaccia o non piaccia ai funzionari di Bruxelles".
"Vorrei che questa pressione calasse" e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker "non sta aggredendo l'Italia". Lo ha affermato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, che nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo ha cercato di smorzare i toni del dibattito, sulla discussione in corso tra l'Ue e l'Italia sul bilancio 2017.
Toni che si erano accesi dopo alcune dichiarazioni di Juncker. Secondo Moscovici, che solitamente viene considerato una colomba, "conosciamo tutti il modo a volte diretto di esprimersi di Juncker che è un modo di rispondere a altri modi diretti". Ma se si guarda ai dati di fondo, "questa commissione non è certo rigida o disattenta", ha rivendicato.
Ha già concesso "tante flessibilità" all'Italia, che sul bilancio 2016 ha nuovamente quantificato in 19 miliardi di euro di extra deficit. "Ci siamo detti disponibili a prendere in considerazione i costi dell'accoglienza" di migranti e profughi e i costi "delle catastrofi naturali, i terremoti, sia a breve che a medio termine". Ciò detto "con tutte le flessibilità del mondo", ha ricordato l'eurocommissario, non cambia il fatto che le regole europee "vanno rispettate da tutti.
E alla fine arriva anche la precisazione di un portavoce della Commissione europea. La parte del discorso in cui Jean Claude Juncker ha quantificato le cifre delle spese aggiuntive italiane per migranti e terremoto, spiega, era "improvvisata" e il presidente della Commissione "si è successivamente corretto sulle cifre". E aggiunge: "Come detto dal presidente, i contatti col governo italiano sono in corso", che "la valutazione della bozza di bilancio continua e finché non pubblicheremo la nostra opinione, non avremo altri commenti da fare".