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Trump: potrei salvare alcune parti dell’Obamacare

New York, 12 Nov 2016 - Prima intervista di Donald Trump dopo la vitoria alle presidenziali. "Dobbiamo unire il Paese", dice il presidente-eletto degli Stati Uniti al Wall Street Journal, commentando le proteste in seguito all'esito del voto. Trump mette in evidenza come l'unità sia importante. "Voglio un paese unito" e la strada migliore per ottenerlo è quella di creare posti di lavoro.

L'Obamacare potrebbe sopravvivere in parte sotto la presidenza di Donald Trump. E' lo stesso neopresidente ad affermarlo nell'intervista. Il magnate spiega come Barack Obama gli abbia chiesto di rinunciare alla totale abolizione della riforma sanitaria, e racconta di aver assicurato che valuterà i suggerimenti del presidente uscente. Trump spiega che ci sono parti della Obamacare che vanno cambiate perché si sono rivelate "troppo costose" (il prossimo anno in oltre 30 Stati sono previsti aumenti fino al 25% per conservare la copertura assicurativa).

In particolare, durante il colloquio alla Casa Bianca con il presidente Barack Obama, Trump ha concordato con lui che ci sono almeno due punti che vanno preservati: il divieto per le compagnie assicuratrici di negare l'assistenza ai pazienti per le patologie di cui già soffrono e la possibilità per i genitori di fornire ai figli anni di copertura ulteriore tramite le loro polizze. Trump ha riconosciuto di aver cambiato idea sulla Obamacare, che durante la campagna aveva annunciato avrebbe abrogato interamente, dopo aver parlato con Obama, che, ha spiegato, gli ha suggerito quelle parti della sua riforma che andrebbero preservate: "Gli ho detto che avrei preso in considerazione i suoi suggerimenti e lo farò".

"Non è in cima ai miei pensieri": così Donald Trump risponde alla domanda sulla commissione di inchiesta su Hillary Clinton, promessa in campagna elettorale. "Le mie priorità sono la sanità, i posti di lavoro, il controllo delle frontiere e la riforma delle tasse".

Una delle urgenze che il presidente eletto intende affrontare è quella di una deregulation (meno regole) delle istituzioni finanziarie per consentire alle "banche di tornare a prestare soldi come una volta".

Tra le massime priorità di Trump c'è la lotta all'Isis, non cacciare il presidente Bashar al-Assad dal potere e appoggiare la cosiddetta opposizione moderata in Siria. Al Wall Street Journal, Trump ha detto: "Se state combattendo contro la Siria, e la Siria sta combattendo contro l'Isis, dovete sbarazzarvi dell'Isis". Se gli Usa attaccano Assad, "finiremo col combattere contro la Russia, contro la Siria".

Trump dice di aver parlato con i leader di molti Paesi o ha ricevuto messaggi da loro, tranne che con il presidente cinese Xi Jinping. E rivela di aver ricevuto una "bellissima" lettera del presidente russo Vladimir Putin, con il quale, ha aggiunto, ha in programma una telefonata in tempi brevi.

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