Saranno, 29 Nov 2016 - Leonardo Cazzaniga, 60 anni, l'anestesista arrestato oggi per aver ucciso (oltre al marito della sua amante) 4 pazienti all'ospedale di Saronno (Varese), "usava riferirsi a un proprio 'protocollo' per il trattamento dei malati terminali". E' quanto ha ricostruito la Procura di Busto Arsizio nelle lunghe indagini iniziate dopo la denuncia di un'infermiera, due anni fa.
Il medico è accusato dell'omicidio di quattro anziani pazienti fra il 2012 e il 2013 all'ospedale di Saronno, dove lavorava e, successivamente, di aver ammazzato con un'infermiera dello stesso reparto - arrestata anche lei oggi e ritenuta dalla Procura di Busto Arsizio la sua amante - il marito di lei, morto non in ospedale: gli sarebbero stati somministrati, per un lungo periodo, farmaci "assolutamente incongrui" rispetto alle sue reali condizioni di salute, debilitandolo fino alla morte. Per entrambi l'accusa è di omicidio volontario.
Le vittime erano persone anziane e malate, alle quali il medico aveva, secondo l'accusa, somministrato dosi letali di farmaci per via endovenosa, in sovradosaggio e in rapida successione: clorpromazina, midazolam, morfina, propofol e promazina.
"Ma poi la nonna Maria la facciamo fuori...". "Ma non hai capito". "La Nene la possiamo far fuori quando vogliamo e anche la zia Adriana". Sarebbero alcune delle frasi che compaiono nelle intercettazioni raccolte durante le indagini coordinate dalla Procura di Busto Arsizio e che hanno portato all'arresto dell'infermiera e del suo amante. Dal fraseggio si evincerebbe che la presunta omicida coinvolgeva il figlio 11enne nei suoi progetti deliranti.