Cagliari, 4 Dic 2016 - Ottima ripresa della Roma e contemporaneo suicidio della Lazio. Il conto è 2-0 nel derby per i giallorossi, che tronano a -4 punti dalla capolista Juventus e riacchiappano al secondo posto il Milan 'scappato' col successo (sofferto) sul Crotone nell'anticipo delle 12.30. Si ferma il Torino, battuto dalla Sampdoria a Marassi, rialza la testa il Sassuolo che affonda l'Empoli al Mapei. In serata il posticipo fra Fiorentina e Palermo. Ma la quindicesima giornata si chiuderà solo lunedì sera con Chievo-Genoa e Udinese-Bologna.
Lazio-Roma 0-2 - Al classico 4-3-3 di Inzaghi (Felipe Anderson, Immobile e Keita il tridente), Spalletti oppone un inusuale 3-5-2: Dzeko e Perotti le punte, Bruno Peres ed Emerson sulle fasce. Intensità alta. La Lazio prova a pressare. Roma più accorta ma per niente passiva. Risultato: le squadre si annullano e ai portieri resta l’ordinaria amministrazione. L’unico sussulto del primo tempo lo regala Banti, che prima decide di assegnare un rigore ai giallorossi (contatto Biglia-Bruno Peres), poi corregge la decisione (previa consultazione con l’addizionale) in punizione dal limite.
Più decisa la Roma nella ripresa. Il dinamismo di Nainggolan mette in difficoltà il centrocampo biancoceleste. Dzeko si offre come terminale in area e viene cercato. Primo tentativo di testa per il bosniaco, Marchetti non ha problemi; secondo tentativo, stavolta il portiere si supera sull’incornata potente ma centrale. Pochi giri di lancetta e la Lazio si suicida: Wallace in uscita tenta un improbabile dribbling, Strootman ringrazia e brucia Marchetti in uscita con un pallonetto (64’). I festeggiamenti portano a un accenno di rissa con la panchina biancoceleste: ne fanno le spese Cataldi (espulso dalla panchina) e lo stesso Strootman (ammonito). La Lazio non si ritrova, la Roma si concede folate offensive. Al 77’ Nainggolan avanza indisturbato da centrocampo e, giunto ai 25 metri, scarica un destro potente che Marchetti vede tardi. Raddoppio che spegne una Lazio già naufragata.
Milan-Crotone 2-1 - Il Milan si garantisce il secondo posto a 4 punti dalla Juventus nel ‘lunch time match’, anche se il successo sul Crotone fanalino di coda è tutt’altro che agevole. Lapadula e Sosa dal 1’, al posto degli infortunati Bacca e Bonaventura. Nicola tiene fuori Palladino e sceglie Crisetig, infoltendo il centrocampo. Calabresi ben organizzati, attivi nelle ripartenze. Il Milan si ingarbuglia e al 26’ il contropiede pitagorico trova Rohden abile a entrare in area e a servire (nonostante la carica di De Sciglio) il liberissimo Falcinelli per il vantaggio. La squadra di Montella reagisce e aumenta l’intensità. Cordaz non corre rischi, ma il Milan trova il chiavistello su corner al 41’: Pasalic, lasciato solo, infila il pari di testa. La ripresa si apre con la chance dal dischetto per i rossoneri (53’): Crisetig affronta Lapadula, l’arbitro Di Bello decide per il rigore. Brutto ‘siparietto’ fra Niang e Lapadula, che si strappano il pallone dalle mani, Montella indica che deve battere il francese. Che esalta le doti di Cordaz, abile a intuire il lato e respingere. Il Milan subisce il contraccolpo psicologico e va in confusione. Il lavoro di contenimento del Crotone diventa fin troppo semplice. Ma una distrazione costa ancora carissima. All’86’, sugli sviluppi di una punizione, un rimpallo favorisce Lapadula, freddo a insaccare. Un gol che vale i tre punti.
Sampdoria-Torino 2-0 - Primo tempo di schermaglie, contenute nei primi 20', che non scuotono l'umore sugli spalti del Ferraris. In pochi minuti della ripresa la partita trova la sua fisionomia. Appena tre minuti e Falque imbuca per Ljajic, che si fa ipnotizzare da Puggioni. Su azione d'angolo (51') prodezza di Barreto che trova la porta in girata e manda avanti i blucerchiati. Il Torino non riesce a sviluppare il gioco e quando trova gli spazi (Belotti di testa da due passi) Puggioni strappa applausi. Giampaolo si agita oltre i limiti del regolamento, l'arbitro Orsato lo allontana dopo l'ennesimo sconfinamento dall'area tecnica. Gli ultimi assalti granata portano a un gol di Maxi Lopez annullato per fuorigioco. In pieno recupero (94') Schick (subentrato a Muriel proprio al 90') riceve in area e batte Hart chiudendo la partita con qualche secondo di anticipo.
Sassuolo-Empoli 3-0 - Punti preziosi per la squadra di Di Francesco, toscani puniti oltre i loro demeriti. Saponara, su azione innescata dall’errore di Pellegrini, sciupa a tu per tu con Consigli. Al 22’ Skorupski in uscita abbatte Ragusa: rigore che Pellegrini trasforma. Raddoppio neroverde sempre su rigore, al 35’: sventola da fuori di Pellegrini, Croce la devia col braccio, Gavillucci ci pensa un po’ poi indica il dischetto. Stavolta va Ricci all’esecuzione, l’esito non cambia. Avvio di ripresa fatale per la squadra di Martusciello. Krunic colpisce il palo su assist di Marilungo; dall’altra parte Skorupski è impreciso sul tiro di Ricci, Ragusa fa centro in tap-in. Mchedlidze, Croce e Saponara provano a riaprire il conto, manca Consigli è attento. Il Sassuolo torna alla vittoria che mancava da metà ottobre.
Pescara-Cagliari 1-1 - Arriva al 92' il pareggio del Pescara contro un Cagliari in vantaggio, ma in dieci dal 33' per il secondo giallo a Di Gennaro (ammonito appena 4' prima) causato da un fallo su Verre. Pochi minuti prima (24') Borriello aveva timbrato il suo sesto centro in questo campionato impreziosendo con un gran controllo di testa il lancio proprio di Di Gennaro. L'inseguimento degli adriatici ha trovato coronamento in pieno recupero, quando Caprari è arrivato alla deviazione vincente in mischia sul lancio di Biraghi. Sardi a 20 punti, ottima classifica; per il Pascara è il punto numero 8.