Roma, 26 Gen 2017 - Pagare l'affitto o il mutuo pesa e allora per andare avanti c'è chi deve tornare indietro, sotto un unico tetto con mamma e papà. A confermarlo è l'Eurispes: "molti hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi come tornare a casa dai genitori (13,8%)", o "in quella dei suoceri", si legge nel Rapporto Italia 2017. Quindi tra gli intervistati da Eurispes, su un campione stratificato, oltre uno su dieci ha fatto marcia indietro.
"Circa una persona su quattro afferma di sentirsi 'abbastanza' (21,2%) e 'molto' (3%) povero". Così l'Eurispes: "si sprofonda nella povertà a causa della perdita del lavoro (76,7%), a seguito di una separazione o un divorzio (50,6%), a causa di una malattia propria o di un familiare (39,4%)". Ma tra le ragioni c'è anche "la dipendenza dal gioco d'azzardo (38,7%)" e "la perdita di un componente della famiglia (38%)".
"La maggior parte degli italiani (62,5%) è convinta che le tasse non si siano abbassate nell'ultimo periodo". Ad esempio, si spiega, "il 44,6% dei cittadini è sicuro che l'annunciata chiusura di Equitalia e l'eliminazione, dai calcoli del debito, degli interessi non miglioreranno la situazione per cittadini ed imprese in difficoltà economiche"; contro un 32,8% che invece considera questi interventi come risolutivi.
"Quasi la metà delle famiglie non riesce a far quadrare i conti". L'Eurispes spiega che "il 48,3% non riesce ad arrivare alla fine del mese", con un incremento "di circa un punto percentuale rispetto all'anno scorso, dove si registrava un 47,2%".
Un Paese pieno di contraddizioni, "al cui interno sembrano convivere più Italie distanti l'una dall'altra" che "a volte stentano ad andare d'accordo". E ciò si vede in tutti gli ambiti, a cominciare da quello politico dove "si esaltano i toni del confronto". E questi "sono i frutti della mancanza di un progetto per il futuro che possa vedere tutti collaborare nell'interesse generale del Paese". Così l'Eurispes, nelle parole del suo presidente Gian Maria Fara, vede l'Italia nel Rapporto 2017, presentato oggi a Roma. Un Paese che "ha enormi potenzialità ma, proprio per le sue divisioni, non riesce a trasformare la potenza in energia".