Roma, 10 Feb 2017 - La Farnesina sarebbe stata vittima di un attacco hacker, forse da parte della Russia, quando Paolo Gentiloni era ministro degli Esteri. A riferirlo il Guardian, citando fonti vicine alla vicenda.
Una fonte anonima ha confermato l'attacco hacker, durato per quattro mesi, precisando tuttavia che Gentiloni non ne è stato vittima anche perché "non usava la posta elettronica quando era ministro degli Esteri".
Secondo il Guardian nessuna informazione "sensibile" è stata rubata, perché il sistema "non è stato decriptato". La fonte italiana non ha voluto confermare che dietro l'attacco vi sia Mosca. Ma altre due persone credono che ci possano essere dei russi dietro l'attacco.
Della questione, aggiunge The Guardian, si sta occupando la procura della Repubblica di Roma. Il governo italiano non punta direttamente l'indice contro il Cremlino, ma ugualmente altre fonti citate dal giornale parlano esplicitamente di un coinvolgimento probabile della Russia.
"Non ci sono fatti che provano questa affermazione": così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha commentato all'Ansa, rispondendo a una domanda su Whatsapp, la notizia pubblicata dal Guardian secondo cui la Farnesina sarebbe stata vittima di un attacco hacker, si sospetta da parte della russia, l'anno scorso per quattro mesi quando Paolo Gentiloni era ministro degli Esteri.
L'attacco hacker alla Farnesina nel 2016 riportato dal Guardian "è una vicenda di cui si è già a conoscenza. A seguito del primo attacco - apprende l'Ansa da fonti vicine al ministero - c'è stato subito un primo intervento 'di rafforzamento'. Ma è bene precisare ancora una volta - sottolineano le fonti - che non si è trattato di attacchi al sistema informatico criptato attraverso il quale si veicolano le informazioni più rilevanti e delicate bensì al sistema di gestione delle e-mail del personale della Farnesina e delle ambasciate".