Ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi per sei anni. I Carabinieri della compagnia di Partinico hanno arrestano un 51enne, convivente della vittima. Il provvedimento, emesso dal Gip di Palermo Roberto Riggio, è scattato al termine delle indagini dirette dal sostituto procuratore Siro De Flammineis. Le accuse sono di sequestro di persona, riduzione in schiavitù, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché lesioni nei confronti della 28enne. Reati commessi tra Cinisi, Terrasini e Partinico tra il luglio 2010 e l'aprile 2016.
Le indagini sono state avviate a maggio dopo la denuncia della giovane presentatasi in lacrime in caserma con il padre. I successivi riscontri - sviluppatisi principalmente attraverso l'ascolto di circa trenta 'clienti' - hanno confermato la triste storia. È stato documentato che l'uomo sistematicamente segregava la compagna all'interno dell'abitazione, chiudendo la porta d'ingresso dall'esterno con un lucchetto e sbarrando le finestre con delle tavole di legno fissate con chiodi. La ragazza era costretta a rapporti sessuali con uno o più uomini, secondo appuntamenti e modalità concordati dal compagno che tratteneva 20 euro per ogni singolo rapporto sessuale. A ogni rifiuto o resistenza da parte della vittima, derivava un pestaggio. Spesso ha dovuto ricorrere alle cure mediche e in un caso ha riportato la frattura del setto nasale, un trauma cervicale e persino l'interruzione di gravidanza.