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Primarie, Renzi uccide il Pd e resuscita la Democrazia Cristiana quindi da partito di centro-sinistra da ieri diventa centro destra (DC-Fi)

Roma, 1 Mag 2017 – Ieri il “de profundis” del Centro Sinistra inteso come centro (Margherita) e sinistra (Pds) ed è nata nuova Democrazia Cristana che sicuramente dopo le elezioni, che il segretario vorrà al più presto nonostante le rassicurazioni fatte a Gentiloni, si alleerà con Forza Italia visto che i voleri dei due leader sono convergenti: uno vuole mettere al sicuro le sue aziende e l’altro vuole tornare a tutti i costi a Palazzo Chigi. Ed inoltre, entrambi, vogliono stoppare il M5S.

Subito dopo i risultati lo ‘scoppiato’ di Rignano, ha affermato con enfasi ma senza convincere i veri elettori italiani che certamente non saranno i votanti delle primarie di questo Pd e cioè gli stranieri in attesa di permesso che sicuramente qualcuno ha fatto loro qualche promessa di troppo per andare in massa a votare il Renzino: "Abbiamo fatto qualcosa di grande e affascinante, la possibilità di scegliere". Infatti Matteo Renzi alla sede nazionale del Partito Democratico, ha commentato ieri a tarda notte i dati che gli assegnano una larga vittoria, oltre il 70%, e dice: "Ora inizia una storia nuova". Le note che accompagnano il suo arrivo, attorno alle undici meno un quarto della sera, sono quelle di Ligabue, 'Ho fatto in tempo ad avere un futuro'.  L'ex premier ringrazia per il risultato delle primarie, "un risultato impressionante, oltre ogni aspettativa". Parla sul palco montato sulla terrazza del Nazareno, dove lo aspettano i vertici del partito e i volontari del Pd e annuncia: "Abbiamo il compito storico di non lasciare l'Italia nella palude".

E al premier Paolo Gentiloni assicura: "Lavoreremo insieme". "Un grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano al governo del paese - dice Renzi - a cominciare da Paolo Gentiloni che ho sentito poco fa. Lavoreremo al vostro fianco con grande convinzione".

"Noi vogliamo fare la grande coalizione ma col le donne e gli uomini, con i cittadini, non con dei presunti partiti che non rappresentano nemmeno se stessi", dice Matteo Renzi parlando al Nazareno. "Noi dobbiamo avere il coraggio di dire che il rapporto con il popolo segna la diversità del Pd da tutti gli altri. L'alternativa al populismo non è il salotto, ma non avere paura del popolo, di fare le primarie", ha detto Renzi richiamando tutti a "umiltà e responsabilità".

Poi l'Unione europea, nodo al centro della ripartenza: "Vogliamo cambiare l'Europa, lo diciamo con umiltà e responsabilità. Vogliamo proporre un cambiamento vero di regole del gioco. Come si fa a non volere un'Europa che cambi? L'Europa deve avere un'anima solida e solidale".

Secondo i dati diffusi da Quorum Youtrend per SkyTg24, con circa 392mila voti scrutinati, Matteo Renzi è al 71,1% Andrea Orlando al 21,1% e Michele Emiliano al 7,8%.

"Il tendenziale dell'affluenza al voto è tra 1 milione e 900 mila e i 2 milioni di voti che si sono espressi in questa giornata. E' un dato straordinario", dice Roberto Montanari coordinatore della mozione per il congresso del Pd, pubblicando i dati ufficiali dell'affluenza alle primarie.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito al telefono Matteo Renzi. Con lui il premier, che è in Kuwait dove domani incontrerà il contingente italiano, si è congratulato - a quanto si apprende - per il risultato delle primarie Pd.

L'affluenza alle primarie è molto positiva, una "prova di democrazia" ed è anche una "risposta" alla scissione che il Pd ha subito. Lo ha detto Lorenzo Guerini commentando i risultati nella sede del Pd. "Risultato molto positivo, la partecipazione è stata ampia, già dalle prime ore della giornata i gazebo erano molto frequentati. Un risultato che è stato possibile realizzare grazie ai volontari, che sono l'anima di questo partito".

Sulla partecipazione ridimensionata Guerini ha detto: "Siamo in un'altra fase politica del paese, due milioni di persone che si recano ai seggi e partecipano alla scelta del segretario sono una testimonianza di democrazia di cui siamo orgogliosi. Dalle informazioni che arrivano dal territorio pare che l'affermazione di Renzi sia importante, un'ulteriore legittimazione a Renzi come segretario del partito".

"Grandissimo risultato per Matteo e per il Pd! Ora tutti insieme si può ripartire", scrive su twitter il ministro Dario Franceschini.

"Il risultato che esce dalle urne ci dà una vittoria molto ampia di Matteo Renzi, con il quale mi congratulo, con cui mi congratulo, gli ho fatto una telefonata augurandogli buon lavoro in una fase difficile partito e Paese", ha detto Andrea Orlando commentando i risultati delle primarie. Ora tutti insieme al lavoro, ma ai miei sostenitori dico: non è ora di smobilitare.

"Ho telefonato poco fa a Renzi per fargli le congratulazioni ma il nostro risultato è stato straordinario. Prima la nostra mozione, Fronte Democratico, non aveva strutture organizzate di alcun tipo", ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "I dati sono diversi da quelli che vengono diffusi in questo momento: abbiamo la ragionevole aspettativa - ha aggiunto - di superare il 10%, di superare il 12%, 12,5%".

“È un'affluenza positiva rispetto alle cautele della vigilia. Certo, c'è stata una flessione che è piuttosto marcata in Regioni come l'Emilia Romagna e la Toscana. Mi sembra una flessione netta a favore di Renzi: auguri e buon lavoro. Voglio ringraziare Andrea, ha fatto una battaglia giusta. La partecipazione si è mantenuta al di sopra delle attese anche grazie a lui che ha tenuto dentro pezzi di elettorato". Così Gianni Cuperlo commenta le primarie Pd nella sede del comitato a sostegno di Andrea Orlando.  "Spero che ci sia un atteggiamento diverso" rispetto agli scorsi da parte del segretario anche se "lo zainetto con i gufi non mi pare un buon auspicio", ha detto Cuperlo. Il sostenitore di Andrea Orlando ha fatto sapere che rimarrà nel partito.