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Russiagate, l’accusa del repubblicano McCarthy: “Penso che Trump sia pagato da Putin”

"Penso che Putin paghi Trump": è la frase pronunciata nel giugno 2016, in piena campagna elettorale, dal repubblicano Kevin McCarthy, secondo quanto riporta il Washington Post. Un'affermazione fatta durante una conversazione a Capitol Hill con alcuni parlamentari repubblicani e di cui esisterebbe una registrazione ascoltata e verificata dal quotidiano. Probabilmente una battuta, magari "riuscita male", come si giustifica ora il deputato, e leader della maggioranza Gop. Ma ora la rivelazione di quella conversazione - che scherzo o non scherzo lo Speaker Paul Ryan aveva voluto che rimanesse segreta - rischia di far salire ulteriormente la tensione, già messa a dura prova, nel partito repubblicano che assiste attonito agli sviluppi del Russiagate.

La trascrizione ottenuta dal Washington Post di quella conversazione dimostrerebbe che già a giugno - subito dopo che era stato rivelato che i russi avevano cercato di lanciare un attacco hacker contro il comitato nazionale democratico - i repubblicani parlavano delle relazioni con la Russia di quello, anche contro la loro volontà, era diventato il loro candidato. E che i sondaggi davano destinato a sconfitta sicura.

"Ci sono due persone che credo siano pagate da Putin: Rohrabacher e Trump", disse il 15 giugno scorso McCarthy, riferendosi a Dana Rohrabacher, deputato spesso schierato a difesa della Russia, e all'allora candidato. A questo punto molti si erano messi a ridere, ma Ryan evidentemente si era accorto che la battuta poteva essere pericolosa ed aveva tagliato corto

"Questo è off the record, nessuna fuga di notizie, va bene?", ha detto lo Speaker che poi ha aggiunto, rivolgendo un secco monito: " È da questo che vediamo che siamo una famiglia, quello che si dice in famiglia rimane in famiglia".

Dopo che il Post ha pubblicato questa trascrizione, McCarthy si è affrettato non solo ad assicurare ai giornalisti che stava scherzando e "nessuno ha creduto che fosse vero", ma anche ha dovuto chiarire la cosa con Rohrabacher, notevolmente risentito. "Bisogna stare attenti quando si fanno le battute", ha affermato.