Tutti i ministeri di Brasilia sono stati evacuati in seguito a gravi atti di vandalismo compiuti da gruppi di manifestanti che stanno protestando contro il presidente Michel Temer.
Secondo i media locali, le sedi del ministero dell'Agricoltura e di quello delle Finanze hanno registrato anche principi di incendio.
Alcuni dimostranti, con il volto coperto, sono entrati in conflitto con la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e granate stordenti.
Gli agenti sono poi intervenuti per disperdere migliaia di manifestanti che stavano marciando verso il palazzo presidenziale di Brasilia.
Le autorità hanno deciso di schierare l'esercito per difendere gli edifici governativi: lo ha confermato il ministro della Difesa, Raul Jungmann, in conferenza stampa.
Temer sarebbe stato registrato mentre autorizzava due imprenditori a pagare una mazzetta all'ex presidente della Camera, Eduardo Cunha, in prigione, per comprare il suo silenzio e non essere tirato in ballo nello scandalo "Lava Jato", la "mani pulite" brasiliana, ovvero i 3 miliardi di dollari pagati ai partiti dal colosso petrolifero statale Petrobras.
Alcuni parlamentari hanno presentato la richiesta di impeachment ma Temer intende andare avanti.