Roma, 26 Mag 2017 - Il Partito Democratico di Renzi non si smentisce e vuole ancora una volta riaffermare la sua stretta vicinanza a imprenditori e banche e allontanarsi sempre di più da chi ha bisogno e, dopo l’abolizione fatta per evitare un’altra ‘tranvata’ sulla faccia dell’ex premier, ora ha ordinato nuovamente rimettere in giro i Voucher. Infatti, ieri, baldanzosamente (ma tutti pensano che sia anche un espediente per far cadere il governo ‘Renzuloni’ tramite il gruppo degli scissionisti che non accetteranno mai la reintroduzione del precariato-sfruttamento elevato a sistema), il capogruppo alla Camera Rosato ha detto: "Ci sarà una norma in manovra sul lavoro occasionale. Varrà per le famiglie e per le imprese". "Chi non vuole questo intervento - ha aggiunto - evidentemente preferisce il lavoro in nero. Si tratta di un vero e proprio contratto di lavoro, con i vecchi voucher non ha nulla a che vedere".
La norma, che dovrebbe essere inserita nella manovra correttiva all'esame della Commissione Bilancio di Montecitorio, non arriverà dal Governo (il Ministro per il Lavoro Giuliano Poletti lo ha escluso), ma dalla maggioranza. Il ministro Poletti ha specificato che sui voucher non è mai stato detto che vanno reintrodotti. L'intenzione del Governo è quella di regolamentare il mercato del lavoro occasionale.
Continua, però, l'alzata di scudi da parte di Articolo 1-Mdp assolutamente contrario ai voucher. Difficile prevedere cosa decideranno di fare i componenti del Mdp, la formazione che raggruppa i fuoriusciti dal Partito democratico, se voteranno o no a favore della manovra correttiva.
A proposito della posizione contraria alla reintroduzione dei buoni lavoro da parte di Articolo 1- Mdp, Rosato ha chiosato: "Decidano cosa fare. Per ora sembra che si siano orientati a votare sempre fuori dalla maggioranza. Persino sul decreto terremoto".
Cesare Damiano del Pd, Presidente della Commissione Lavoro di Montecitorio, non condivide "la scelta di reintrodurre nella 'manovrina' una norma sostituiva dei voucher anche per le imprese", perché "si tratta di una scelta sbagliata e contraddittoria rispetto alla recente abrogazione, per decreto, di questo strumento".
Secondo le prime informazioni, i nuovi " buoni lavoro " saranno un vero e proprio contratto di lavoro. Per le piccole imprese, la procedura di richiesta sarà semplificata e si potrà avviare con una nuova procedura telematica. Però potranno essere utilizzati solo da aziende che hanno al massimo 5 dipendenti, con l'introduzione di un tetto di 5mila euro l'anno per impresa. Si potrà attivare il nuovo contratto online con un minimo di 4 ore di lavoro e poi salire. Il lavoro occasionale sarà precluso in edilizia e nelle cosiddette attività pericolose (come miniere, estrazioni, scavi).