Roma, 31 Mag 2017 - Stoccata di Matteo Renzi, ospite di Porta a Porta, ad Angelino Alfano sulla soglia di sbarramento del 5% prevista dalla legge elettorale proporzionale secondo il modello tedesco. "Se quelli che non prendono il 5 per cento stanno fuori non è un dramma. Se dopo anni che sei stato al governo, hai fatto il ministro di tutto, non riesci a prendere il 5%, è evidente che non possiamo bloccare tutto". E Renzi risponde anche alle accuse del ministro degli Esteri e leader di Alternativa popolare. "Io impaziente? Potevo restare a Palazzo Chigi e invece me ne sono andato... ho l'impressione che sono loro che hanno paura ma non è accettabile il potere di veto dei 'piccoli'".
"È evidente che con questo sistema può esserci la mancanza di una maggioranza", spiega Renzi. “È come fanno in Germania: Merkel, Schulz se le danno di santa ragione. Poi, se sono in grado di governare da soli, governano da soli. Se no fanno un accordo di coalizione, la chiamano grande coalizione. Spero che gli italiani naturalmente diano fiducia al nostro partito. Se non ci sarà questo, dovremo vedere i numeri in Parlamento".
Con il sistema proporzionale le larghe intese sono una possibilità, sarebbe stato meglio avere un altro meccanismo, ma non è accettabile che chi prima gridava alla "deriva autoritaria" ora denunci il possibile accordo Pd-Fi, dice l'ex premier. "A me dispiace che ci sia questo sistema, io sognavo un altro sistema, quello dove chi arrivava prima governava. Ci hanno detto: Renzi vuole l'uomo solo al comando, vuole la deriva autoritaria... Gli stessi editorialisti che dicevano allora occhio alla deriva autoritaria, oggi dicono occhio alle larghe intese. Oh, ragazzi: fate pace con voi stessi". Teoricamente si può votare a settembre-ottobre.
"Si può votare a settembre o ottobre? Teoricamente sì, tanto è vero che la Germania vota il 24 settembre e l'Austria l'8 ottobre. Vedo qualcuno che dice, votare è un pericolo, tesi suggestiva", dice Renzi. "Se si votasse a ottobre la legge di Bilancio la fa il nuovo governo, se si forma in tempo. Se non c'è la maggioranza, rimane quello attuale che è in carica. Il governo Gentiloni sarebbe in carica nell'esercizio dei suoi poteri. Predisporrà la manovra, se ci sono gli elementi, oppure la lascerà agli altri", sostiene. Ma si può votare anche in primavera, aggiunge.
Poi il segretario Pd parla delle banche venete in crisi. "Non ci sono alternative al salvataggio delle banche venete che sono un pezzo dell'economia del nostro Paese. Non è minimamente immaginabile altra strada che non il salvataggio. Ma sarebbe interessante che ci fosse qualche azione di responsabilità verso chi ha governato queste banche. Ma adesso l'importante è mettere in sicurezza i correntisti".