Roma, 7 Giu 2017 - Il primo voto segreto dell'aula della Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità alla legge elettorale non è un buon segnale per l'inedita maggioranza Pd-M5S-Fi-Lega. In linea teorica Pd, M5S, Fi e Lega dovrebbero contare su 449 deputati. Il Pd ne ha 292, M5S 88, Fi 50 e Lega 19. Le pregiudiziali di costituzionalità sono state bocciate alla Camera con soli 310 voti contrari. L'aula della Camera dovrà esprimersi su circa 210 emendamenti. In realtà, fatti i conti, al netto dei deputati in missione, alla maggioranza che sostiene la riforma della legge elettorale, sono mancati 66 voti sulle pregiudiziali.
"Se passano i loro emendamenti la legge è finita non aspettiamo il blog". Così Ettore Rosato parlando in Transatlantico con i cronisti riferendosi alle proposte di modifica del Movimento 5 Stelle.
Il testo della legge elettorale "che uscirà dal voto degli emendamenti di questi giorni sarà ratificato dai nostri iscritti con una consultazione online che si terrà prima del voto finale del provvedimento, che dovrebbe essere previsto lunedì, nei giorni di sabato e domenica". E' quanto si legge in un posto sul blog di Beppe Grillo.
"Occorre tornare nella normalità, programmiamo con calma e certezza i nostri lavori. Io chiedo una immediata convocazione dei capigruppo prima di iniziare i lavori per avere una certezza insieme su quando votare e una programmazione dei lavori". Lo dice il capogruppo Ap alla Camera Maurizio Lupi in aula alla Camera prima che riprenda l'esame della legge elettorale. "Noi veniamo a sapere dalle agenzie di stampa- spiega Lupi- che in questi momenti ci sarebbe la richiesta da parte di uno dei quattro gruppi della nuova maggioranza di poter spostare il voto finale" previsto per venerdì "a lunedì e sembra ci sia una disponibilità da parte degli altri di gruppi maggioranza. Allora quello che io chiedo alla presidenza è che il parlamento non è una rete (riferimento al blog M5s), non è che è sottoposto al fatto che alcuni gruppi debbano sottoporre alla Rete se approvare la legge elettorale. Noi riteniamo che si debba avere il tempo necessario non per consultare la rete per approfondire i testi".
M5s non ha avanzato alcuna richiesta di voto segreto sulla legge elettorale. Lo ha precisato Danilo Toninelli alla ripresa dei lavori dell'aula. La presidente Laura Boldrini ha riferito che "alla presidenza non è ancora pervenuta alcuna richiesta di voto segreto, e se perverrà lo prenderà in esame". Al che Toninelli ha ulteriormente precisato che "M5s vuole approvare la legge perché vuole andare quanto prima al voto con una buona legge elettorale".