Roma, 8 Giu 217 - Tornano in azione i franchi tiratori sulla legge elettorale. L'aula della Camera ha approvato l'emendamento sul sistema elettorale in Trentino Alto Adige presentato da Micaela Biancofiore sul quale il relatore di maggioranza Emanule Fiano e i gruppi che sostengono l'accordo hanno espresso voto contrario. I voti favorevoli sono stati 270 e 256 quelli contrari. La votazione è stata effettuata a scrutinio segreto.
"La vostra parola non vale nulla, nulla, nulla". È altissimo il tono della voce del capogruppo del Pd, Ettore Rosato, durante il suo intervento subito dopo che il 'patto a 4' è stato battuto in Aula. "La legge elettorale va fatta ma un accordo si regge sulla base delle cose che si stabiliscono insieme, e i 5 Stelle in commissione hanno bocciato quell'emendamento. Io condanno i franchi tiratori. Io le chiedo di sospendere questa seduta e la che la legge sia rimandata in commissione", afferma Rosato rivolgendosi alla presidente Boldrini. Quest'ultima - incalzata anche dal capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta che avanzava la stessa richiesta - li ha sospesi. Riprenderanno alle 15.
Dura anche la replica del M5S. "Voi avete 300 parlamentari. Se c'è un partito irresponsabile non siamo certo noi". La tensione è altissima in Aula a Montecitorio e Danilo Toninelli replica con foga alle accuse arrivate dal Pd dopo l'incidente che manda sotto il patto a 4 sulla legge elettorale. Da un canto, Toninelli riconosce che "questo era un emendamento di giustizia" e rinfaccia al Pd "che volevate fare, che il Trentino fosse un feudo? M5S non voterà mai contro norme di giustizia. Dovevate votare contro voi se non lo volevate", dall'altro ribalta le accuse sui rapporti di forze e segnala "se non c'è stata la maggioranza non è colpa nostra. Noi siamo un gruppo che conta 80 deputati. Siete voi che non siete in grado di tenere il partito. Vergognatevi". Fico a sua volta mette in guardia: "c'è il rischio reale che salti tutto". Le stesse parole le aveva usate ieri Rosato.
Alessandro Di Battista in Transatlantico rincara la dose: "Per noi del Movimento Cinquestelle il patto sulla legge elettorale è ancora in piedi. Il testo non deve tornare in Commissione, si deve andare avanti in Aula. Il problema è di un Pd schizofrenico che si è reso conto che su questo emendamento non aveva i voti. La faccia di Rosato in Aula era la dimostrazione plastica della disperazione. Non hanno un partito, ma mille correnti. Ora danno la colpa al M5S, ma noi siamo a favore della legge tanto che la vogliamo estendere a tutta Italia".
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, nonché vice segretario del Pd, a sua volta - rivendicando il lavoro faticoso di queste settimane - chiede a tutte le parti interessate di restare sull'intesa trovata. "La commissione - prosegue - ha votato un testo e l'ha votato dopo una serie di approfondimenti, il testo in Aula, secondo me quello è il testo di riferimento.