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Calcio, Serie A – Sintesi partite della sesta giornata

 

Cagliari, 24 Sett 2017 - Soffre ma vince (per la quinta volta) l’Inter, che piega il Genoa solo nel finale e consolida il terzo posto. Lazio, quarta, in scioltezza in casa del Verona. Colpo del Chievo a Cagliari. In coda, importante successo interno del Crotone sul Benevento, unica squadra senza punti. Questa la domenica pomeriggio della sesta giornata.

Inter-Genoa 1-0 - I nerazzurri tornano a vincere dopo il pari infrasettimanale a Bologna, quarta sconfitta per il Grifone, ancora senza vittorie, reduce dal pareggio interno col Chievo. Spalletti con il 4-2-3-1: Vecino e Borja Valero in mediana (riposa Gagliardini), il trio Candreva, Brozović (preferito a João Mario che lo rileva all’81’) e Perišić dietro la punta Icardi. Risponde Jurić con il 3-4-3, con Omeonga, il gioiello classe 2001 Pellegri e Taarabt nel tridente offensivo. Il tempo di sistemarsi in campo e su sfondamento di Candreva a destra, Perišić stoppa e calcia di pochissimo alto sopra la traversa. Perin anticipa Icardi che stava per approfittare di un rimpallo. Dopo un anticipo su Pellegri di Icardi in ripiegamento difensivo nella propria area, nuovo chance nerazzurra con un tiro al volo di Perišić che termina tra le braccia di Perin. Gran pallone sulla testa di Pellegri in area interista, il giovane attaccante la colpisce dopo il rimbalzo ma non trova la porta da pochi passi. Handanović deve volare su un destro a giro di Taarabt.

Sul fronte d’attacco nerazzurro, Brozović inventa un gran tiro dal limite e scuote il palo alla sinistra di Perin. In avvio di ripresa, occasionissima per il Grifone: Omeonga va via sulla destra, sul suo cross largo si avventa al volo Laxalt la cui conclusione termina a fil di palo. L’Inter alza il baricentro e aumenta la pressione. C’è lavoro per Perin, che deve volare su conclusioni di Eder e Brozović. Deve sudare anche il suo collega Handanović, che neutralizza in due tempi un tentativo di Omeonga. Perin viene chiamato in causa anche da Karamoh (dal 72’ per Borja Valero). Quando il risultato sembra incanalato verso il pareggio, un calcio d’angolo da sinistra di João Mario trova D’Ambrosio relativamente libero di staccare sul secondo palo e incornare verso il primo, per il gol vittoria (87’). A inizio recupero, Omeonga si fa espellere per aver steso Eder lanciato a rete. Rosso diretto anche per Taarabt per un intervento duro su Karamoh, in un finale sopra le righe. Inter terza a 16 punti, Genoa penultimo a 2.

Hellas Verona-Lazio 0-3 - La Lazio rialza le vele dopo il tonfo interno col Napoli: facile colpo al ‘Bentegodi’ (0-3) in casa di un Verona già nelle sabbie mobili (è penultimo a quota 2). Tredici punti e quarto posto in classifica per la squadra di Simone Inzaghi, che si conferma solida e ambiziosa.

Poca estetica, molta sostanza: è questo il primo tempo dei biancocelesti, che non abbagliano ma fanno pesare la netta superiorità tecnica e organizzativa. Il Verona prova a tenere generosamente botta, ma i buoni propositi franano al 24’: contatto Souprayen-Marusic in area, per Irrati è rigore, dal dischetto Immobile manda portiere da una parte e pallone dall’altra. Raddoppio della Lazio al 40’: Immobile scambia con Marusic, si beve in dribbling Caracciolo ed Heurtaux e scarica un destro incrociato su cui Nicolas non può nulla. Per l’attaccante, sempre più decisivo, è l’ottava rete in sei partite. Prima dell’intervallo l’unico sussulto dei gialloblù (43’): gran punizione di Fossati da posizione defilata e strepitoso volo di Strakosha che a mano aperta respinge il pallone sulla linea di porta.

Ripresa. Rasoterra Lulic, Nicolas c’è (55’). Cinque giri di lancette e un liberissimo Marusic, servito perfettamente da Immobile, cala il tris e mette in ghiacciaia il risultato (60’). Lazio in totale controllo del match, il Verona – malgrado gli inserimenti di Cerci, Kean e Lee – non ha la forza né i mezzi per impensierire gli avversari. Al termine, squadra di Pecchia sommersa dai fischi.

Cagliari-Chievo 0-2 - Seconda sconfitta casalinga di fila per i sardi dopo quella col Sassuolo, secondo risultato utile esterno consecutivo per il Chievo dopo il pari in casa del Genoa. João Pedro e Giannetti a sostegno di Sau nella formazione di Rastelli. Maran si schiera con Birsa dietro Pucciarelli e Inglese.

Dopo un primo tempo equilibrato, i gialloblù veronesi (in tenuta bianca) fanno proprio il match nella ripresa. Il gol del vantaggio porta la firma di Inglese con un colpo di testa a seguire su cross tagliato da sinistra di Cacciatore (53’). Nel finale, sardi in dieci quando all’83’ Pisacane colleziona il secondo cartellino giallo. Ne approfittano gli ospiti che raddoppiano al 93’ con un destro dal limite di Stepinski (dall’84’ per Pucciarelli). Chievo a 8 punti, Cagliari a 6.

Crotone-Benevento 2-0 - I padroni di casa riscattano la batosta di Bergamo, per i campani sesta sconfitta su sei partite, dopo lo shock in settimana per la sospensione di capitan Lucioni per doping. Per Nicola è 4-4-2 dove Trotta e Tumminello sono i terminali offensivi, ma il giovane attaccante scuola Roma deve alzare bandiera bianca dopo appena 4’, rilevato da Simy. Speculare lo schieramento di Baroni, con Puscas e Coda di punta.

Inizio arrembante dei rossoblù, che hanno anche due occasioni con Trotta, poi il ritmo cala. La fiammata arriva al 43’: Simy protegge il pallone a beneficio di Stoian che di prima trova Mandragora al limite: il centrocampista di proprietà della Juventus controlla e senza far toccare terra al pallone fulmina Belec. Il raddoppio nel secondo tempo: ripartenza dei calabresi con Stoian che pesca Trotta in area, colpo di tacco che smarca Rohden per la stoccata vincente (58’). I campani falliscono un calcio di rigore nel finale: Lombardi viene atterrato in area del Crotone, Orsato indica il dischetto ma poi chiede ausilio al Var: anche la moviola in campo conferma la decisione dell’arbitro; dagli undici metri batte Viola (subentrato a Coda al 59’) che centra il palo alto alla destra di Cordaz. Il Crotone si issa a 4 punti, come Spal e Sassuolo, Benevento desolatamente a zero.

 

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