Cagliari, 18 Mar 2018 - La Roma consolida il terzo posto passando a Crotone. In chiave europea, successi per Milan e Atalanta a spese di Chievo e Verona. Colpo della Fiorentina a Torino, sponda granata. In coda, successo del Cagliari a Benevento. Questi i risultati del pomeriggio della ventinovesima giornata di serie A, decima di ritorno.
Crotone-Roma 0-2 - Di Francesco si concede un po’ di turnover. Bruno Peres e Juan Jesus in difesa, dove non riposa Kolarov. Gonalons e Pellegrini con Nainggolan a centrocampo. Gerson nel tridente con Dzeko ed El Shaarawy. Anche Zenga col 4-3-3, Ricci-Trotta-Nalini (che lascerà il posto a Barberis a metà primo tempo per infortunio) davanti, Mandragora perno centrale. Buona la partenza dei calabresi, Alisson anticipa Nalini in presa bassa. Il pressing rossoblù complica la manovra della Roma, che impiega qualche minuto a mettere fuori la testa. Nainggolan, dal limite, alza di pochissimo la mira. Capuano rischia l’autogol svirgolando il cross di Kolarov, dall’altra parte un rinvio difettoso di Fazio lascia una buona opportunità a Stoian (che conclude male). Gli ospiti crescono. Gerson non arriva bene di testa sul cross di Nainggolan. Subito dopo (39’) splendido cross di Kolarov su cui si fa trovare puntuale alla deviazione di piatto El Shaarawy. Alisson protagonista su Stoian lanciato in campo aperto, poi Kolarov fa correre un brivido al suo portiere mandando a fil di palo un ‘rinvio’.
Avvio di ripresa a mille. Zenga viene allontanato dalla panchina per proteste troppo vivaci. Poi grande chance per Dzeko, servito da Nainggolan: Cordaz respinge a pugni uniti. Clamoroso doppio errore del Crotone: Trotta soffia il pallone a un distratto Fazio e vola verso Alisson che respinge il rasoterra, arriva Stoian che alza un improbabile pallonetto che va alto. Destro radente di Nainggolan, bloccato a terra da Cordaz, ad alleggerire la pressione. Ma il Crotone è sempre pericoloso. Ricci vola in contropiede e serve Stoian, libero, che calcia un diagonale debolissimo. Altro grave errore, i pitagorici pagano dazio dopo la girandola di cambi (Strootman e Florenzi per Pellegrini e Gerson, Simy per Stoian): Nainggolan riceve sulla trequarti, si accentra e scarica un diagonale che sorprende Cordaz (75’). Gara incanalata, ma il Crotone non desiste. Ricci arriva sul limite dell’area piccola e centra, Alisson ci mette la mano e Fazio tutto il corpo sulle girate ravvicinate di Simy e Benali. Sul sipario, Florenzi strappa il pallone a Capuano e lo centra per Under (subentrato da pochi secondi a El Shaarawy) che viene murato da Faraoni.
Milan-Chievo 3-2 - Otto vittorie e due pareggi nelle ultime dieci giornate per i rossoneri, che sono sesti a 50 punti. Non esce dal tunnel la formazione di Verona, protagonista di un girone di ritorno da incubo: quart’ultimo posto a quota 25. Gattuso manda Kalinić in tribuna per scarso impegno in allenamento e rinuncia a Romagnoli per affaticamento muscolare, in difesa si rivede Zapata a far coppia con Bonucci; con anche Abate e Calabria out, Borini viene schierato terzino destro; in avanti Suso, Cutrone e Çalhanoğlu; in panchina si rivede Conti dopo il grave infortunio. Maran schiera Jaroszynski terzino sinistro al posto di Gobbi; Giaccherini trequartista a sostegno di Inglese e Stepinski (al posto dell’infortunato Meggiorini).
Il vantaggio rossonero porta la firma di Çalhanoğlu che riprende una respinta di Sorrentino su cross di Kessié e di destro batte il portiere gialloblù (10’). Il Milan cerca di controllare la partita ma commette molti errori in palleggio. Ne approfitta il Chievo per riorganizzarsi. Giaccherini si beve Borini sul fronte sinistro e mette la palla in mezzo che nonostante il tocco di Bonucci giunge a Stepinski per il gol a porta vuota (33’). Il Milan sbanda e subisce l’immediato raddoppio di Inglese che calcia di prima un pallone uscito da un contrasto tra Zapata e Stepinski: il missile si insacca all’incrocio dei pali e fulmina Donnarumma (34’). Ci prova subito Çalhanoğlu, ma la sua conclusione è fuori di poco. In avvio di ripresa, il pareggio milanista di Cutrone (settimo gol), prima annullato da Mariani per fuorigioco, poi convalidato dopo consulto col Var: l’attaccante rossonero ribadisce in rete una respinta di Sorrentino su tiro di Biglia (53’). Gattuso dà una svolta offensiva alla squadra con André Silva per Borini al 60’, passando alla difesa a tre. Il pericolo rossonero più importante lo porta Çalhanoğlu con un destro che chiama Sorrentino alla respinta bassa. Il gol però lo segna André Silva, il secondo consecutivo dopo aver siglato la rete vittoria contro il Genoa: su mischia d’angolo, il portoghese approfitta di un rimpallo e scarica in porta da due passi (82’). Gattuso si copre subito con Musacchio per Cutrone (87’). Maran, che aveva già sostituito Inglese con l’ex rossonero Birsa al 76’, inserisce Pellissier per Castro all’87. C’è ancora tempo per un rigore a favore del Milan, dopo intervento del Var, per mani di Tomović su tiro di Çalhanoğlu, ma Sorrentino respinge il tentativo di trasformazione di Kessié (93).
Hellas Verona-Atalanta 0-5 - Quando la Dea gioca così, diventa difficile per tutti, soprattutto per una squadra invischiata nella lotta salvezza. Pecchia effettua un solo cambio rispetto alla vittoria nel derby col Chievo: Romulo torna titolare al posto di Felicioli in mediana con Buchel, Calvano e Verde; in attacco Matos e Petković. Gasperini conferma dieci degli undici giocatori che hanno disputato il match di domenica scorsa contro il Bologna: De Roon va in panchina con Cristante che arretra al fianco di Freuler in mezzo al campo. Castagne e Spinazzola esterni; in avanti, Iličić è il rifinitore alle spalle di Gomez e Petagna.
Nerazzurri (in tenuta bianca da trasferta) subito in vantaggio con un destro incrociato di Cristante che risolve una mischia seguente a calcio d’angolo: ottavo gol del centrocampista atalantino e azzurro (2’). L’Hellas sfiora il pareggio con un tocco di Matos che va a finire sul palo (grande suggerimento di Verde dopo sfondamento a destra). Prima dell’intervallo, Var protagonista dell’annullamento del raddoppio dell’Atalanta: Gomez batte Nicolas con un destro sul secondo palo, ma partendo da posizione di fuorigioco sull’assist di Masiello. Il Var toglie, il Var dà. Nel recupero della prima frazione, Di Bello concede un rigore agli orobici per fallo di Fares su Petagna, Iličić dal dischetto realizza (49’). In avvio di ripresa continua lo show dello sloveno che trascina la squadra di Gasperini, prima con un sinistro secco dall’interno dell’area (48’), poi con una conclusione mancina da appena fuori i sedici metri (69’): per Iličić dieci gol in campionato. Alla festa dell’Atalanta partecipa anche Gomez appoggiando in rete una respinta di Nicolas su tiro di Petagna (71’). L’Atalanta aggancia la Sampdoria al settimo posto a quota 44 punti, Hellas penultima a 22.
Torino-Fiorentina 1-2 - Var protagonista assoluto dei primi minuti. Al 7’ corregge l’errore di Gavillucci che aveva decretato il rigore su un presunto intervento di Moretti su Simeone. Al 13’ ‘pesca’ il fallo di mano di De Silvestri, sfuggito al direttore di gara. Dal dischetto Veretout si fa ipnotizzare da Sirigu. Torino inconsistente nelle prime fasi. La contestazione, annunciata, deprime una squadra già in crisi di gioco. "Pochi investimenti, tante parole. La realtà è un Toro di poco valore", scrivono sullo striscione i tifosi della Maratona, che mettono Cairo sul banco degli imputati. E sul campo, nella mezz’ora che manca all’intervallo, c’è poco per emozionarsi. La Fiorentina viene risucchiata dall’abulia. I viola escono dal letargo nella ripresa, anche perché i granata continuano a litigare col pallone. Al 59’ Veretout ruba palla ad Acquah (dormita incredibile davanti all’area) e si riscatta del rigore sbagliato. La Fiorentina ha alcune occasioni per raddoppiare, ottimo N’Koulou in chiusura su Falcinelli. Dal nulla il Torino cava fuori oro: punizione di Ljaijc e grande scelta di tempo di Belotti che all’86’ pareggia. Ma il recupero ridà il vantaggio, meritato, agli ospiti: al 93’ Gavillucci viene ancora chiamato dal Var, ancora per un fallo di mano non rilevato. Ansaldi ha il braccio un po’ largo su un cross. Dal dischetto va Thereau che al 93’ fissa il successo viola.
Benevento-Cagliari 1-2 - Come all’andata, il Cagliari fa il colpo nel recupero, ma stavolta i gol sono addirittura due. E la sconfitta è una clamorosa beffa per il Benevento, che aveva fatto un’ottima partita dominando l’avversario. Al 24’ sul tiro di Brignola intervengono prima Castan, poi Cragno, infine il palo. A fine frazione Coda manca la girata all’altezza del dischetto. A inizio ripresa (47’) bellissimo sinistro dal limite di Brignola a spezzare l’equilibrio. Pochi minuti dopo Cragno è protagonista sulla percussione di Venuti ed evita il raddoppio. Il Benevento si abbassa, il Cagliari mostra tutte i suoi limiti quando deve costruire. Nel finale, Coda va vicinissimo al raddoppio con un diagonale. Quindi il recupero. Al 91’ Pavoletti (suo il gol vittoria all’andata) stacca di testa su corner di Miangue e pareggia. Al 94’ il Var vede un fallo di mano di Sandro sfuggito all’arbitro. Sul dischetto va Barella che capovolge il match (97’).