Cagliari, 9 Mar 2020 - Non è facile in questo momento per me scrivere un articolo per quello che in questo momento sociale stiamo vivendo tutti, ad ogni modo sento che per dovere di cronaca è giusto farlo.
Parliamo del Corona Virus.
Ciò che ho fatto ieri è stato reperire un Vademecum Medico Evidence Based per estrapolare delle informazioni utili e pratiche per poter avere degli strumenti di conoscenza atti ad affrontare la situazione.
Vi posto qua il link: https://www.damianogalimberti.it/blog/covid-19-la-malattia-da-nuovo-coronavirus-sars-cov-2/
La guida l'ho trovata piuttosto completa e risponde a mio avviso bene a tutte le domande che possiamo avere in merito a questo virus.
Detto questo la domanda che viene da farsi è una sola.
E adesso?
Emotivamente parlando non è facile trovare le parole giuste.
Ognuno di noi ha il proprio vissuto e il proprio presente e sta cercando di affrontare dal punto di vista affettivo, familiare, lavorativo e sociale, nella maniera migliore, questa situazione.
In occasioni tipo questa magari la chiave di volta a livello di approccio potrebbe stare nel non sposare comportamenti eccessivamente allarmistici e d'altro canto non mettere in atto condotte qualunquistiche.
Non è il momento di dare giudizi, è il momento di darsi da fare, di seguire le raccomandazioni e allo stesso tempo di gestire per quanto possibile le proprie emozioni.
È il momento di essere responsabili.
È il momento di essere empatici.
È un momento che possiamo scegliere come vivere ma che dobbiamo assolutamente affrontare.
È un momento dove mi va di condividere con voi un passo di uno dei miei libri preferiti, " Il Manuale Del Guerriero Della Luce " di Paulo Coelho.
"Nelle pause del combattimento, il guerriero riposa.
Molte volte passa giorni e giorni senza fare niente, perché il suo cuore lo richiede. Tuttavia la sua intuizione si mantiene desta. Egli non commette mai il peccato capitale della Pigrizia, perché sa dove essa può condurlo: alla tiepida sensazione dei pomeriggi domenicali, quando il tempo passa, e nulla più.
Il guerriero la definisce una “pace da cimitero”. Si ricorda di un brano dell’Apocalisse: “Ti maledico perché non sei freddo né caldo. Magari fossi freddo o caldo! Ma, siccome sei tiepido, ti vomiterò dalla mia bocca.”
Un guerriero riposa e ride. Ma sta sempre all’erta.
Il guerriero della luce sa che tutti hanno paura di tutti.
Questa paura si manifesta generalmente in due forme: attraverso l’aggressività, o attraverso la sottomissione. Sono facce dello stesso problema.
Perciò, quando si trova davanti a qualcuno che gli ispira timore, il guerriero ricorda che l’altro ha le sue stesse insicurezze. Ha superato ostacoli simili, ha vissuto gli stessi problemi.
Ma sta affrontando la situazione in modo migliore. Perché? Perché si serve della paura come motore, e non come freno.
Allora il guerriero apprende dall’avversario, e si comporta nella stessa maniera ".
La sottomissione e l'aggressività non sono atteggiamenti che ci devono appartenere in questo momento, ciò che paradossalmente dobbiamo conservare e preservare è la cura delle relazioni umane ( Ad un metro almeno di distanza però ).
Scherzo.
Questo momento va affrontato insieme, va affrontato uniti e coesi, ogni emozione è concessa basta che sia nel rispetto degli altri e di noi stessi.
Ognuno di noi ha e avrà, grande o piccolo che sia, il suo ruolo in questa vicenda.
Noi siamo l'Italia.
Noi siamo un popolo che ha superato momenti difficili e superemo anche questo.
Sempre di Coelho tengo dentro di me, quasi come se fossero tatuate nel mio cuore, queste parole: "Lo Straordinario risiede nel Cammino delle Persone Comuni, quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino, è' il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.
Amo alcune parole che mi sono state trasmesse nella scuola dove mi sto aggiornando come Personal Trainer e che voglio traslare qua oggi.
Noi siamo una Polis, (in greco antico: πόλις, «città»; plurale πόλεις, póleis).
Noi siamo persone che hanno sempre vissuto e lottato, per quello in cui credono, con la testa, il fegato ed il cuore.
Noi siamo idealisti e allo stesso tempo pragmatici, siamo romantici e allo stesso modo razionali.
In questo temporaneo clima di incertezza dobbiamo essere l'uno e l'altro.
Non smettiamo mai e dico mai, di credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità.
Uniti siamo più forti, con la consapevolezza che ognuno di noi è una persona di valore.
Un momento come questo mostra chi siamo veramente.
Che non ci abbandoni mai la gioia, la speranza e la voglia di vivere.
Un momento come questo va trattato semplicemente per quello che è.
Un momento.
E noi lo supereremo.
Ognuno a suo modo.
Insieme.