Roma, 12 Mar 2020 – Nei decreti pubblicati e firmati dal governo non vi è scritto che le passeggiate e lo sport fatto all’aperto siano vietati. Infatti, chi esce da casa per prendere aria e allentare la tensione, per raggiungere il tabaccaio e acquistare le sigarette, per consentire al cane di fare i bisogni, non è passibile di sanzione. Lo confermano fonti del Viminale che stanno interpretando in queste ore il Dpcm "11 marzo". La stessa Protezione civile, interpellata, ha spiegato che non esiste un "divieto di passeggiata", ma un forte invito a restare a casa.
Tuttavia, al punto 10 si dice in maniera chiara che non esiste, per esempio, un divieto di fare ginnastica all'aperto: "Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti". Ecco, sarebbe un controsenso autorizzare una corsa - che comporta sudorazione - e vietare una passeggiata. E ancora, anche con l'ultimo decreto, il più restrittivo della serie, tabacchi, ferramenta e altri artigiani restano aperti e, quindi, anche in questo caso sarebbe contraddittorio mantenere in attività questi negozi per non consentire, poi, di raggiungerli.