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Sport e Benessere – Dal Fitness al Wellness passando per le emozioni – a Cura del dottor Andrea Melis e Laura Rais.

Cagliari, 11 Lug 2020 - Il Wellness attualmente sposa gli ideali autentici del benessere Psicofisico?

Il seguente articolo è stato scritto con la collaborazione della Fitness Coach della X Woman Academy e studentessa di Scienze Motorie Laura Rais.

Riprendiamo l' adorato Wikipedia per dare una definizione semplice della parola Wellness.

"Il termine wellness è un'estensione ed evoluzione del concetto di fitness: si riferisce ad una filosofia di vita che mette il benessere della persona al centro dell'attenzione proponendo attività sportive, pratiche di rigenerazione oltre che di mental training combinate con un'alimentazione corretta che favoriscono uno stato di benessere ed equilibrio psicofisico.

Sono proprio l'equilibrio e la moderazione le parole chiave che distinguono l'approccio del wellness all'attività fisica.

Ogni attività deve essere priva degli aspetti stressanti o traumatici che spesso le discipline sportive e del fitness comportano, per cui di norma, non ha alcuna controindicazione.

Il termine wellness si è diffuso nel mondo contemporaneamente alla consapevolezza che la società attuale espone le persone a stati di stress fisici e psicologici che sono all'origine di molte patologie.

Il wellness ha come primo obiettivo proporre comportamenti virtuosi nelle attività motorie, nell'alimentazione e nella "manutenzione" del proprio stato emotivo.

Riguardo alla condizione fisica il wellness comprende:

Un complesso di attività cardiovascolari da eseguire ad intensità adeguata all'età e alla condizione generale del soggetto.

Lo sviluppo del tono e forza muscolare con macchinari e a corpo libero.

Esercizi per il miglioramento della flessibilità generale e pratiche di miglioramento dell'equilibrio.

Esercizi di rilassamento.

Fanno parte della sfera del wellness tutte le attività di relax e rigenerazione tipicamente offerte nelle SPA oggi sempre più frequentemente integrate nei centri sportivi di alto livello e soprattutto un'educazione all'alimentazione sana ed equilibrata ".

Insomma realisticamente quante persone, quanti amici, quanti familiari, quanti frequentatori di palestra, quanti Coach, quanti nutrizionisti e quanti medici conosci che perseguono come strada semplicemente per stare bene?

È assurdo dirlo.

Io ne vedo pochi.

Ancora troppo pochi.

La nostra società è lo specchio di un' educazione che non si è evoluta con il tempo.

La nostra società si è nutrita a livello di stile di vita, mettendo sui piatti della bilancia il benessere con l' inconsapevolezza in maniera inversamente proporzionale.

Vendere benessere è difficile.

Perché?

Sai vendere emozioni positive?

Sei disposto ad acquistarle?

Queste domande mettono in difficoltà anche noi che siamo professionisti del settore.

Ma forse è proprio questo il bello e ciò che ci qualifica.

Nonostante tutto non smettiamo mai di farci queste domande.

Perché alla fine abbiamo capito che non è importante la risposta ma il modo in cui la domanda che ci facciamo può influenzarci positivamente in un iter di cambiamento.

Cedo la parola alla mia collega Laura Rais.

Quali sono gli aspetti che influiscono e hanno un fattore determinante nell'esito finale di un percorso Wellness piuttosto che fitness volto al benessere psicofisico?

Troppo spesso quando si pensa a un percorso fitness ci si preoccupa di tutti quegli aspetti che riguardano il corpo ma si ignorano quelli che interessano la mente.

I primi cambiamenti che attuiamo sono diretti sulle abitudini alimentari o sull'attività fisica, senza pensare a quali emozioni si stanno provando in quel determinato periodo strettamente legate alle persone di cui ci circondiamo e ai luoghi che frequentiamo.

Si perché siamo noi a decidere la nostra cerchia di amicizie, i nostri partner e con quali componenti della famiglia legare di più.

Ma soprattutto siamo noi a permetter loro di fare determinate cose, dare giudizi e invadere la nostra personalità, le nostre scelte accettandoli anche quando non richiesti e dandogli un certo peso.

Quando si tratta di scelte importanti come un percorso di dimagrimento o comunque volto al benessere psicofisico occorre essere ben sicuri su cosa si vuole ottenere, quale è il "prezzo" da pagare, quali saranno i risvolti positivi e quelli negativi.

Si tratta di una scelta importante per se stessi che deve avere delle cause che muovono all'azione ben precise, solide in modo tale da essere disposti a lottare contro tutti e tutto.

Contro le emozioni contrastanti che si creano quando magari non si ha l'appoggio delle persone a noi più care che più o meno inconsapevolmente ci ostacolano nel raggiungimento del nostro obiettivo.

Purtroppo la maggior parte delle volte i problemi di obesità, binge eating, anoressia, bulimia ecc sono dovuti a problemi emotivi.

Quanto spesso ci è successo o conosciamo una persona che ha dei problemi di peso e si rifugia sul cibo per compensare la mancanza d'affetto da parte del marito, dei genitori o per compensare il non essere accettato da una cerchia di amici, sul posto di lavoro.

Si tende a iniziare la dieta e andare in palestra perché così si diventa in forma come le proprie amicizie, si trova un parter e di solito o si abbandona subito l'obbiettivo perché non si è abbastanza motivati (io direi che si sono cercate delle motivazioni sbagliate), o non si raggiunge la trasformazione e si resta sempre nella stessa condizione oppure si raggiunge il risultato però in modo poco sano andando incontro a dei DCA.

Tutto questo perchè si guarda il dito invece che la luna. Se il problema è una mancanza di amore da parte di qualcuno non potrà mai essere il cibo a colmare quel vuoto o almeno non definitivamente.

Se non si è accettati dalle proprie amicizie o non si riesce a trovare un parter difficilmente il problema sta nell'aspetto fisico ma magari nei nostri comportamenti, nel nostro umore, nel fatto che restiamo passivi aspettando che siano sempre gli altri a fare il primo passo.

In questi casi è vero che la palestra e la dieta possono aiutare perché si conoscono nuove persone, ci si prende cura del proprio fisico per assumere maggiore autostima e sicurezza in se stessi però se il tutto non è accompagnato da altre azioni ben specifiche si rischia di vedere il percorso come la cura alla paura dell'inferiorità sociale.

Il percorso che intraprendiamo assume l'aspetto dell'unica strada per essere accettati ma da qualcuno con cui si rischia di condividere le stesse problematiche.

Per questo quando si decide di intraprendere un percorso si devono avere molte cause (intrinseche ed estrinseche) e molti fini affinché si continui fino alla fine anche se uno di questi dovesse cambiare.

 

Aspetto molto importante è il volerlo fare per se stessi e l'avere un coach empatico, che sappia supportare e motivare al momento giusto quando il voler sopraffare delle altre persone per invidia o paura di perdere la persona amata perché cambia fisicamente e conseguentemente mentalmente porta a un blocco e al fallimento dell'obiettivo.

Perché empatico?

Perché il motore immobile che il Coach contribuirà a muovere verso il Vero Benessere sarà quello di aver fatto vivere, gradualmente, attraverso il tragitto quanto bene ci fa stare il cambiare dentro e fuori fino a diventare quella persona che non abbiamo mai avuto il coraggio di essere.

Perché nella vita ci vuole coraggio.

Coraggio a scegliere il benessere ma soprattutto coraggio ad essere sè stessi.

Essere sé stessi sempre è davvero l' Obbiettivo che dobbiamo perseguire in qualunque momento, in qualunque posto e con qualunque persona.

Forse in testa non ci entrerà mai la parola Wellness allora diamo un nuovo significato alla parola Fitness perché alla fine il Fitness  deve rispondere a quelle che sono le nostre richieste e i nostri desideri per quanto concerne il benessere Psico fisico.

E tu cosa desideri veramente dal Fitness?

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