Cagliari, 3 Giu 2022 - Biden torna a chiedere al Congresso di agire sul controllo delle armi: il momento di farlo è quasi inevitabile. Nelle ultime settimane, con almeno 25 morti e decine di feriti, le stragi ad opera di folli armati sono tornate d'attualità. Mercoledì a Tulsa, in Oklahoma, un uomo armato ha ucciso almeno quattro persone (la 233esima sparatoria di massa negli Stati Uniti nel 2022); la scorsa settimana un ragazzo ha ucciso 19 bambini e due insegnanti e ferito almeno 17 persone in una scuola elementare di Uvalde, in Texas; il 14 maggio un uomo motivato da odio razziale ha ucciso 10 persone in un supermercato di Buffalo, New York. Il presunto sparatore è stato successivamente accusato, tra l'altro, di terrorismo domestico motivato dall'odio.
Biden ha chiesto al Congresso di ripristinare il divieto sulle armi d'assalto, approvato nel 1994 e scaduto sotto il presidente George W. Bush nel 2004. Ha inoltre chiesto di ampliare i controlli sul background degli acquirenti di armi, di innalzare i limiti di età per l'acquisto di fucili semiautomatici da 18 a 21 anni, di abrogare l'immunità per i produttori di armi e di introdurre le cosiddette leggi sulla bandiera rossa, che consentono di sospendere il diritto di portare armi a chi è sospettato di essere un pericolo per se' o per altri. Il presidente ha anche aggiunto che dovrebbe essere vietato l'uso di alcuni fucili semiautomatici e di caricatori ad alta capacità.
Quello di Biden è un programma che non ha alcuna possibilità di essere approvato al Senato, dove i numeri di democratici e repubblicani si equivalgono, salvo il solo voto della vicepresidente Harris. Lo stesso Biden ha riconosciuto che lo sforzo potrebbe arenarsi: i repubblicani sono uniti contro il controllo delle armi e almeno due senatori democratici, Joe Manchin e Kyrsten Kyrsten, sono notoriamente vicini alla loro posizione.
La filosofia del partito repubblicano, ispirata direttamente dalla Nra, la principale lobby del settore, è che: le armi sono innocenti, il colpevole è chi le usa, quindi è inutile legiferare per rendere inaccessibili le armi stesse, anzi ne andrebbero vendute di più cosicché ognuno possa difendersi. Occorre piuttosto, aggiungono, impedire che pazzi e criminali possano comperare pistole o fucili; facendo finta di ignorare che si è considerati un pazzo o un criminale proprio perché si è usata un arma per fare una strage, non il contrario. Ma tant'è.
I tempi di Bill Clinton, quando i democratici avevano il controllo del Congresso sono lontani, al presidente non è restato dunque che fare appello al buon senso, merce rara quando si è a pochi mesi dalle elezioni di mid-term.
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