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Il Ministro Franco al Forum Ambrosetti: “Riscrivere il Pnrr? Impensabile. L’inverno non sarà facile”.

Cagliari, 4 Sett 2022 - Con una bolletta del Paese che potrebbe "salire fino a 100 miliardi" il ministro dell'Economia Daniele Franco vede "prospettive problematiche nell'immediato", ma prevede "anche quest'anno" di "ridurre il rapporto tra debito e prodotto di alcuni punti percentuali". 

E' il messaggio che ha lanciato nel suo ultimo incontro con gli imprenditori a conclusione della seconda giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio, iniziata stamane con le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Per assicurare questa riduzione - sottolinea il Ministro -abbiamo tenuto invariato, in tutti gli interventi che abbiamo fatto, al 5,6% l'obiettivo del debito per quest'anno". "Avessimo un debito più basso - aggiunge - avremmo sicuramente più margini di manovra. E per riacquisire questi margini è bene che la riduzione del debito prosegua".  

Franco vede infatti un "rallentamento dell'economia mondiale rispetto alle precedenti revisioni", indicando tra le cause "i prezzi del gas e dell'energia e un progressivo incremento dei tassi d'interesse". Secondo il Ministro "gli indicatori congiunturali volgono per l'immediato al ribasso, già a giugno c'è un cedimento della produzione industriale e un tasso d'inflazione in aumento all'8,4%". A suo dire però "è importante che l'indice armonizzato italiano sia allineato con quello dell'area dell'euro" perché "dobbiamo assolutamente evitare un disallineamento rispetto agli altri Paesi". 

Per fare fronte alla crisi e al caro energia, in totale, "con sei decreti abbiamo stanziato 52 miliardi, una cifra gigantesca, restituendo al sistema economico le entrate che venivano dalla ripresa produttiva e dall'inflazione".

Quanto al gas, "se si guarda alla bolletta energetica del Paese, cioè quanto costano le importazioni nette di energia, vediamo che nel 2021 era di 43 miliardi e nel 2022 potrebbe salire a 100 miliardi". "Un aumento di 60 miliardi - prosegue -significa circa 3 punti di Pil e vuol dire un deflusso di risorse dall'Italia verso l'estero". Un tema, quello dell'energia, su cui il Governo interverrà "la prossima settimana con un decreto legge", anche se "inseguire" l'aumento dei prezzi non basta più perché "il punto importante è ridurre il prezzo" delle risorse energetiche, facendo anche leva sul ruolo del Ttf (la Borsa del gas di Amsterdam). In ogni caso ha precisato che attualmente l'Italia ha raggiunto l'83% della capacità di stoccaggio di gas "questo volume ci permetterà di affrontare il prossimo inverno, che non si presenta facile".

Da qui la necessità di proseguire con il Pnrr, come indicato anche dal Capo dello Stato. "I costi di produzione delle opere -indica Franco - stanno salendo e dovremo trovare modalità di finanziamento per poter costruire tutte le opere previste". Ma "completare la costruzione del Pnrr è fondamentale". "Credo -aggiunge - che non sia pensabile riscriverlo, perché sarebbe un modo per bloccarne la realizzazione". Il Piano del resto "mira ad accrescere la crescita nel medio termine". 

Franco infine lascia Cernobbio preparando il passaggio del testimone al suo successore. "Le riforme sono fondamentali, è essenziale andare avanti e le cose da fare sono ancora tantissime", spiega sottolineando che "serve concretezza". "Nel valutare ogni soluzione di politica economica oggi - conclude -occorre avere presenti 3 criteri: se è una misura che favorisce la crescita, se garantisce sostenibilità finanziaria e se ha una realizzabilità concreta".

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