Roma, 4 Giu 2023 - Il governo è al lavoro per mettere a punto il testo definitivo della relazione sul Pnrr. Presentata a Palazzo Chigi il 31 maggio scorso e di cui si stanno specificando e integrando alcuni aspetti dopo il confronto in cabina di regia con tutti i ministri con le Regioni, le Province e i Comuni - dovrebbe essere consegnata in Parlamento tra lunedì e martedì prossimi.
Intanto, risuona ancora l'eco della polemica che ha investito il rapporto tra Palazzo Chigi e la Commissione europea, dopo le parole del portavoce della Commissione Eric Mamer, secondo il quale - si è letto tra le righe - ci sarebbe stato disappunto da parte di Bruxelles per il mancato controllo della Corte dei conti sui fondi del Pnrr, che il governo ha deciso di togliere all’organo di vigilanza in materia contabile. “È sorta una confusione in relazione alla mia risposta a una domanda sul progetto di legge relativo alla Corte dei Conti italiana: ho detto che le autorità italiane hanno creato un'istituzione specifica per controllare l'uso dei fondi di Next Generation EU (il Pnrr, ndr) e che la Commissione continuerà ad occuparsi di questo aspetto, dato che è stato concordato con le autorità italiane” ha precisato Mamer.
Che ieri aveva dichiarato: “Noi abbiamo un accordo con l'Italia sulla necessità di avere un sistema di controlli efficace per quanto riguarda la spesa dei fondi del Pnrr ed è responsabilità delle autorità italiane che questi enti siano in grado di lavorare. Le autorità italiane hanno istituito un ente ad hoc responsabile del controllo dei fondi del Pnrr, monitoreremo con grande attenzione cosa prevede la bozza di legge al riguardo della Corte dei Conti”.
Ad aggiungere ulteriori precisazioni distensive, la Commissione Ue spiega che sul Pnrr “sono in corso scambi costruttivi” con l'Italia e “le autorità italiane forniscono ulteriori informazioni ove necessario”. La risposta ufficiale sullo stato delle trattative con Roma per lo sblocco della terza rata e le modifiche al piano italiano precisa inoltre che “come regola generale, non commentiamo i disegni di atti legislativi” nazionali, ricordando che il regolamento sul Recovery found “richiede un quadro di controllo su misura e proporzionato alla sua natura unica di programma di spesa dell'Ue”.
Una lettera aperta a Giorgia Meloni per chiedere al governo di rivedere il Pnrr e di destinare risorse per un Grande Piano per le nascite. A un mese dagli Stati generali per la Natalità, Gigi De Palo, presidente della Fondazione Natalità, scrive alla premier (la lettera apre il sito di Avvenire) per chiedere una svolta anche alla luce degli ultimi dati Istat. A partire da una revisione del Pnrr.
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