Firenze, 18 Giu 2023 - È da poco partita la nuova, accurata ispezione da parte dei Carabinieri all'interno dell'ex hotel Astor di Firenze, sgomberato ieri, nell'ambito delle ricerche della piccola Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa dal 10 giugno che abitava con la famiglia nello stabile occupato. E' prevista anche l'ispezione da parte di tecnici del Gruppo d'intervento speciale (Gis) dei Carabinieri. Utilizzano tecnologia all’avanguardia, per cercare all’interno dell’ex Astor eventuali tracce della piccola. Si tratta di specialisti esperti nell'uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, anche adatti a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Non è mai stata del tutto accantonata l'ipotesi che la bimba possa essere rimasta all'interno.
Il sequestro preventivo della struttura è stato chiesto dalla Procura venerdì e concesso in tempo record dal gip poche ore dopo. Lì la bambina è stata rapita, spiega il giudice delle indagini preliminari, lì c’è in corso una guerra tra bande per il possesso delle stanze e sempre lì le persone vivono in condizioni di assoluto degrado, tra alcol e crimini vari, bisogna fare in modo che non si compiano altri reati.
I primi ad entrare nell’edificio, ieri mattina intorno alle 7, sono stati gli investigatori della Digos che hanno fatto una mappa delle stanze occupate con relativo censimento, identificando uno per uno gli occupanti.
Alla fine della giornata di ieri si è scoperto che nell’hotel dove è scomparsa Kata i residenti nell’arco di nove mesi si sono moltiplicati: 132, di cui 42 minori. Stanze ovunque, anche nei sotterranei senza finestre, realizzate con pareti in compensato o cartongesso a segnare i confini, porte e lucchetti a dividere bande e territori del racket degli affitti.
I residenti del quartiere si affacciano alle finestre e scendono in strada per assistere alle operazioni che vanno avanti per quasi dieci ore. “Li abbiamo aspettati per nove mesi — dicono — Siamo stati finalmente liberati ma oggi piangiamo la scomparsa di una bambina, non si poteva fare prima?”.
Per i Pm il movente è la vendetta per un tentato omicidio
Si indaga su un ecuadoregno buttato giù dal terzo piano poche settimane e la faida tra due gruppi che gestivano il racket delle occupazioni. Il fascicolo di indagine per il rapimento di Kata e quello del tentato omicidio di Medina Pelaez fanno parte di una stessa inchiesta. La condotta criminosa dei gruppi di sudamericani all'interno dell'ex hotel potrebbe essere sfociata in una guerra tra bande. "Le persone che attualmente dimorano abusivamente nell'hotel Astor - spiega il gip che ha firmato l'ordinanza di sgombero - vivono in condizioni di assoluto degrado economico, e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche, che portano anche a episodi criminosi, che hanno come luogo cardine tale struttura alberghiera, come testimoniato dagli accadimenti conseguenti al tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez".
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