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L’audio che inchioda l’ex presidente e antidemocratico Trump: “Ho i file segreti sull’Iran. Hillary Clinton al posto mio…”

Washington, 27 Giu 2023 - Un audio di due minuti del luglio 2021 sulle carte segrete portate via dalla Casa Bianca inchioda Donald Trump. Si tratta di una registrazione ottenuta dalla Cnn in cui si sente l'ex presidente parlare di alcuni documenti classificati del Pentagono su un potenziale attacco all'Iran.   

Parlando con il suo staff, Trump scherza e dice che Hillary Clinton avrebbe inviato le carte segrete a Anthony Weiner, l'ex marito della sua assistente Huma Abedin.

L'audio di due minuti è stato pubblicato dalla Cnn e dal New York Times e documenta la conversazione che invece il magnate ha sempre smentito. Secondo quanto ha raccontato l'ex capo del suo staff, Mark Meadows, in quell'occasione Trump aveva mostrato ad alcune persone, tra cui uno scrittore e un editore, che non erano autorizzati a vedere i file del Pentagono, tutta una serie di documenti top secret.

"Questi sono i documenti", dice nell'audio, mentre sta discutendo dei piani d'attacco del Pentagono. E aggiunge che "sono altamente riservati", confermando di essere a conoscenza della delicatezza dei documenti che aveva portato via dalla Casa Bianca, alla fine del suo mandato.

"Hillary (Clinton) - dice la donna dello staff - avrebbe stampato tutto". "No - risponde Trump, scatenando le risate - le avrebbe mandate a Anthony Weiner", cioè un ex esponente Democratico del Congresso. 

Il dialogo contenuto nella registrazione fa riferimento allo scontro che Trump aveva avuto con l'allora capo di stato maggiore congiunto Mark Milley, contrario all'ipotesi di attaccare l'Iran e spaventato dall'idea che l’uomo d’affari sporchi e puliti, volesse far scattare un conflitto su larga scala. 

Pochi giorni fa, in un'intervista a Fox News, l'ex presidente aveva smentito che tra i file che aveva portato via dalla Casa Bianca ce ne fossero alcuni legati all'Iran e aveva negato di aver parlato di documenti delicati nell'incontro avvenuto nel suo resort di Bedminster, in New Jersey. "Non avevo documenti importanti - ha detto - non c'era niente di riservato. Erano solo ritagli di giornali, riviste e articoli".

Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha definito la registrazione la "prova, ancora una volta, che il presidente Trump non ha fatto niente di male". Lo stesso Trump, in un post pubblicato sulla sua piattaforma, Truth, ha commentato la pubblicazione dell'audio.

"Lo squilibrato procuratore speciale (si riferisce a Jack Smith, che supervisiona l'inchiesta federale) - scrive l'ex presidente degli Stati Uniti - lavora insieme al dipartimento Giustizia e all'Fbi per diffondere illegalmente una registrazione e una trascrizione su di me, che in realtà mi assolve". "Questa continua caccia alle streghe - aggiunge - è un'altra interferenza sulle elezioni. Sono imbroglioni e banditi". 

Il ‘palazzinaro’ Usa, è il primo ex presidente degli Stati Uniti della storia a rispondere ad accuse federali. A suo carico 37 capi d'accusa per la gestione dei documenti “classificati” oltre alle accuse di intralcio alle indagini ordendo una cospirazione. Trump si è dichiarato non colpevole.

Dei 37 capi d'accusa, trentuno sono legati all'aver portato via dalla Casa Bianca documenti che andavano consegnati ai National Archives, gli Archivi di Stato; cinque riguardano il tentativo di ostacolare la giustizia e trattenere documenti "riservati" e due sono relativi a false dichiarazioni rese alla Fbi dallo stesso Trump e dal suo aiutante, Walt Nauta. Anche Nauta si è dichiarato non colpevole dei capi d'accusa.

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