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Incontro presidente Mattarella-Meloni “senza tensioni”. Sul tavolo anche la questione giustizia.

Roma, 14 Lug 2023 - Nel corso della riunione, Giorgia Meloni ha illustrato gli esiti del vertice Nato di Vilnius. "Il Consiglio- riferisce il comunicato finale- ha, successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell'aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all'Ucraina nella sua difesa contro l'invasore. Il rispetto della libertà, della sovranità democratica, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza degli Stati sono valori fondanti dell'Unione europea e condizioni essenziali per l'ordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoli".

 "Il Consiglio è stato parimenti concorde sull'importanza di richiedere la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le parti che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale".

"Il Ministro della Difesa ha illustrato i principi che guideranno la futura riorganizzazione della struttura del dicastero e l'esigenza di assicurare allo strumento militare, anche con finanziamenti adeguati, in linea con i requisiti definiti dall'Alleanza Atlantica, in un'ottica interforze e attenta al personale militare e civile, la capacità di operare su tutti i domini, compresi i nuovi ambiti, quali lo spazio esterno, quello cognitivo e quello subacqueo" si legge ancora nota diffusa al termine del Consiglio.

Il Consiglio "ha posto speciale attenzione al Mediterraneo allargato, in considerazione della sua rilevanza strategica, e soprattutto alle situazioni d’incertezza che in grado differente interessano diverse regioni" continua la nota del Quirinale. "La rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata da flussi migratori che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma - con un picco nei primi mesi del 2023 - la principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia", e in questo quadro, durante la riunione, sono state sottolineate "le ragioni che inducono l’Italia ad assumere una forte iniziativa per richiamare l’attenzione piena dell’Unione europea e della Nato sull’Africa. Senza il consolidamento politico, sociale ed economico di quel continente non è infatti possibile garantire la sicurezza dei Paesi membri dell’Unione europea, che a loro volta sono parte fondamentale dell’Alleanza atlantica".

È durato circa un'ora il colloquio tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio supremo di difesa. Si è parlato principalmente di Giustizia, in particolare della riforma Nordio in arrivo in Parlamento. Sullo sfondo anche le tensioni con una parte della magistratura e i casi Delmastro, Santanchè e La Russa. La maggioranza parla di un incontro "senza tensioni" e dal Quirinale viene assicurato che il faccia a faccia "è stato cordiale, costruttivo". Al centro anche i ritardi del Pnrr e il sostegno all'Ucraina. Meloni esclude cambi nel governo. 

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