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A 80 anni da poco compiuti, morto a Milano Toto Cutugno.

Milano, 23 Ago 2023 – Ieri a Milano è morto Toto Cutugno. Aveva compiuto da poco 80 anni. Il cantautore si è spento ieri alle ore 16 circa, all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato.
A dare la notizia è il suo manager Danilo Mancuso che spiega che, ''dopo una lunga malattia, il cantante si era aggravato negli ultimi mesi''. Un altro pezzo importante della musica italiana se ne va. Di lui resteranno canzoni che hanno fatto il giro del mondo, a partire da "L'italiano", brano del 1983.

I funerali di Toto Cutugno si terranno giovedì 24 agosto alle ore 11 alla Basilica Parrocchia dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne 56 a Milano. A comunicare la notizia del funerale di Toto Cutugno è il manager Danilo Mancuso assieme alla famiglia dell'artista.

"A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia Toto Cutugno uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all'estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci". È questo l'annuncio ufficiale delle casa discografica Carosello Records ed Edizioni Curci. 

Dal mondo politico arrivano numerosi messaggi di cordoglio sui social. Una grande foto di un sorridente Toto Cutugno, insieme all'ultimo "ciao" a "un Italiano vero". Giorgia Meloni rende così omaggio sui social al cantante scomparso oggi, attingendo a un verso di quella che è la sua canzone più celebre. 
Toto Cutugno, nato il 7 luglio 1943, è stato uno dei cantanti più amati in Italia e simbolo della melodia italiana all'estero grazie soprattutto a L'Italiano, diventato nel tempo una specie di inno nazionale. Quindici partecipazioni al festival di Sanremo all'attivo (con una storica performance nel 1990 in coppia con Ray Charles), autore di hit amatissime anche all'estero, da L'Italiano a Il tempo se ne va, La mia musica, Solo noi, per citarne solo alcune, Cutugno è stato un vero uomo di spettacolo, capace di passare con estrema disinvoltura dal cantautorato alla conduzione televisiva (nel 1987 fu alla guida di una fortunata edizione di 'Domenica In'). 

Toto scrive canzoni per Mireille Mathieu, Dalida, Johnny Hallyday, Michel Sardou, Claude Francois, Herve' Vilard. In Italia compone per Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni. Il debutto al festival di Sanremo è nel 1976: sul palco dell'Ariston sale con il suo gruppo, gli Albatros, con 'Volo AZ 504'. Arriva terzo. 

Poco dopo arriva 'Nel cuore nei sensi', con cui partecipa al Festivalbar e che balza ai vertici delle classifiche nella versione francese incisa da Gerard Lenorman. L'anno dopo gli Albatros tornano a Sanremo con un'altra canzone di Toto, Gran Premio. Una svolta importante poi nel '78 con 'Donna donna mia'. Sigla del programma 'Scommettiamo' condotto da Mike Bongiorno, raggiunge i vertici della hit parade. Un periodo fertile per Cutugno, che scrive anche la prima canzone per il grande Adriano Celentano, Soli. Una canzone che per mesi resterà al primo posto in classifica. 

“Solo noi” viene lanciato a Sanremo nel 1980 e vince: la sua unica vittoria in 15 festival. Nello stesso anno firma tutte le canzoni del disco Il tempo se ne va per Adriano Celentano. Dopo la pubblicazione di La mia musica, del 1981, nel 1983 con il suo brano-simbolo, L'Italiano arriva solo quinto ma la canzone vende milioni di dischi e lo rende famoso nel mondo, Israele, Iran e Corea compresi. 

All'Ariston tornerà tante altre volte, come interprete, autore e super ospite, mai in modo scontato: nel 2010, dopo un periodo difficile per motivi di salute, arriva a Sanremo con Belen Rodriguez, con la quale canta Aeroplani. Nel 2012 invitato da Fabio Fazio, esegue L'Italiano con il coro dell'Armata rossa. 

Nel 2021 fu felice di passare il testimone ai Maneskin a Eurovision: fu lui infatti il vincitore del concorso europeo nel 1990. Popolarissimo sia a Mosca che Kiev a guerra iniziata nel 2022 dichiarò: "sogno bambini russi e ucraini insieme".

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