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Gli ucraini avanzano verso la seconda linea di difesa russa nel sud. Attacco notturno russo a Odessa.

Kiev, 25 Ago 2023 – Le truppe ucraine si sono avvicinate alla seconda linea di difesa degli occupanti nella regione di Zaporizhzhia, espandendo ulteriormente lo sfondamento delle linee di difesa in quest'area. Lo scrive nel consueto rapporto quotidiano l'Institute for the Study of War. Un certo numero di militari e blogger russi esprimono preoccupazione per lo sfondamento delle linee di difesa nella regione di Zaporizhzhia e concordano sul fatto che questo è un momento critico sul campo di battaglia. Gli analisti ritengono che le truppe russe debbano mantenere le loro posizioni almeno per un altro mese e mezzo per cercare di ottenere il successo su un'altra parte del fronte.

Diversi droni sono stati distrutti nella zona di Capo Chersonese sul Mar Nero a Sebastopoli, ha detto il capo della città occupata Mikhail Razvozhayev nel suo canale Telegram. Non ci sarebero stati danni alle infrastrutture civili. Sempre in Crimea almeno 17 droni hanno sorvolato il villaggio di Beregovoye nella prima parte della notte, scrive Crimean Wind. Esplosioni sono state udite a Sebastopoli, a Tarkhankut e a Simferopol. Il Ministero della Difesa russo ha invece dichiarato che i mezzi di difesa aerea russi hanno individuato 42 droni ucraini, tuti sarebbero stati distrutti o sono precipitati.

Secondo il portavoce dell'amministrazione militare di Odessa, Serhii Bratchuk, "gli occupanti hanno attaccato a tarda sera il distretto di Chornomorsk nella regione di Odessa con due missili, del tipo Kh-35/59, entrambi distrutti dalle forze di difesa aerea. Un secondo attacco si è verificato alle 03.44, questa volta il nemico ha colpito con i Kalibr. Tutti gli obiettivi aerei sono stati distrutti".

"La morte di Prigozhin segna la fine della Wagner così come l’abbiamo conosciuta. L’intera organizzazione si basava sul carisma del suo capo e del suo vice, Dmitrij Utkin, che l’aveva fondata. Erano loro a garantire il collegamento e la simbiosi tra lo Stato russo e la milizia. Spariti loro, nulla può più funzionare, i mercenari sono ancora tanti, ma sono anche fragili, esposti, privi di fondi e direzione coerente. Vedremo forse nei prossimi giorni qualche timido episodio di resistenza in Russia, ma non avrà alcun peso sullo scenario ucraino". Lo dice in una intervista al Corriere il 65enne viceministro della Difesa e generale maggiore della riserva ucraino Volodymyr Gavrilo."Non mi sorprende che Prigozhin sia morto in modo violento. Tanti in Russia volevano eliminarlo il prima possibile", afferma.

Il criminale di guerra, senza alcuna morale, e certamente il mandante dell’assassinio dei capi della Wagner, a quasi 24 ore di distanza dalla tragedia aerea che è costata la vita a Yevgeny Prigozhin, ieri sera Vladimir Putin ha rotto il silenzio per "porgere le condoglianze ai familiari" e promettere "un'indagine approfondita" per accertare la causa dello schianto di un uomo "di talento" e "dal destino difficile", che "ha commesso degli errori". Il leader del Cremlino ripercorre la sua lunga conoscenza con il fondatore della Wagner, datata anni Novanta. Un video diffuso dal Cremlino.
Secondo Putin si tratta di un uomo che ha ottenuto "i risultati di cui aveva bisogno" sia "per se stesso", che "per la causa comune, quando gliel'ho chiesto, come in questi ultimi mesi". E proprio ai 'musicisti' arriva il ringraziamento di Putin per "il contributo significativo alla nostra causa comune della lotta contro il regime neonazista in Ucraina", mentre a San Pietroburgo i sostenitori improvvisano un memoriale davanti dalla sede della Wagner con fiori, candele e bandiere. 

Wagner ha smesso di esistere il 24 giugno, era solo questione di tempo, non esiste più. I mercenari in Bielorussia erano pochi e stanno lasciando il paese, altri vertici dell'organizzazine saranno presto eliminare. Non li vedremo più né in Bielorussia, né in Africa e nemmeno in Ucraina, Putin ora vuole solo trincerarsi nelle zone occupate, per quello bastano i mobilitati”. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, intervistato da RaiNews24, commentando le notizie sull'aereo di Prigozhin precipitato in territorio russo.

Rispetto alle prospettive della guerra, ha poi affermato che "un cessate il fuoco è il sogno di Putin perché gli permetterebbe di congelare la guerra, di renderla meno intensiva, di rimanere sulla linea del fronte dei territori occupati e di continuare a utilizzare questi territori. E questo ovviamente significherebbe che l'Ucraina avrà perso completamente perché la questione chiave per Putin è non perdere la guerra".

“Cosa significa non perdere la guerra?”, ha proseguito, "significa che la Russia rimane sui territori occupati, dopodiché Putin potrà investire nella sfera miliare del proprio Paese per continuare ad attaccare l'Ucraina, che diventerebbe una specie di zona grigia. Quindi l'Ucraina in questo caso perderebbe. La Russia vuole annientare lo Stato ucraino, quindi il congelamento della guerra significherebbe la sconfitta dell'Ucraina. Putin non giocherà secondo le regole e finché rimarrà sul nostro territorio non farà altro che annientarci".

Ha poi affermato che Kiev si aspetta che il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina rimarrà invariato, indipendentemente dal risultato delle prossime elezioni: "Ovviamente, gli eventi politici dei paesi alleati avranno un impatto, ma non ho dubbi che il sostegno verso l'Ucraina comunque rimarrà invariato perché non si tratta della politica in questa guerra, non si tratta del sostegno dell'Ucraina solo per l'Ucraina. La questione è se il sistema della democrazia è in grado di difendere i propri valori... Se noi vogliamo vivere in un mondo stabile, dove ci sono i diritti, dove ci sono le regole, allora la Russia deve essere sconfitta e quindi deve essere trasformata politicamente. Io vorrei chiedere: 'Se il criminale di guerra rimasse impunito, perché dovrebbe cambiare il proprio atteggiamento e non minacciare altri paesi e occupare altri paesi?'. Per questo qualsiasi partito politico che può vincere le elezioni, anche in America, comunque darà il pieno sostegno all'Ucraina, perché è un questione di diritto internazionale e di sopravvivenza della democrazia". 

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