Press "Enter" to skip to content

Catastrofe in Libia: 2300 morti e migliaia di dispersi, se ne temono diecimila.

Libia, 13 Sett 2023 - Continua ad aggravarsi il costo umano della tempesta mediterranea Daniel che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la Libia orientale (Cirenaica) e in particolare la città di Derna, circa 10 chilometri a nord della quale sarebbe crollata una grande diga. Se nella mattinata di martedì i dati di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa parlavano di 700 morti e diecimila dispersi, a metà pomeriggio erano già oltre mille i corpi recuperati, la tv qatariota Al-Jazeera stimava un bilancio di almeno 2500 vittime, l'emittente saudita Al Hadath riferiva che sarebbero 6000.

Secondo il Ministero degli Interni di Bengasi, è salito a più di 2.300 il numero di coloro che hanno perso la vita. Lo riporta l'agenzia di stampa Lana. Tra le vittime si contano anche almeno 145 cittadini egiziani, hanno precisato i funzionari di Tobruk, nel nordest della Libia.

Othman Abduljaleel, ministro della Salute del governo di Tobruk, invocando l'aiuto internazionale, ha affermato che “la situazione è catastrofica, i corpi giacciono ancora a terra in molte parti della città. Gli ospedali sono pieni di cadaveri. E ci sono aree che dobbiamo ancora raggiungere”. Il ministro dell'aviazione civile dello stesso esecutivo riferisce che “il 25% della città è scomparso. Molti, molti edifici sono crollati”.

I residenti hanno pubblicato video online che mostrano le gravi devastazioni. Interi isolati sono stati cancellati lungo Wadi Derna, un fiume che scende dalle montagne attraverso il centro della città. L'acqua, secondo alcune testimonianze, sarebbe salita fino a tre metri. Molte persone sono state trascinate dalla massa d'acqua fino in mare, dove sono in corso le ricerche a bordo di gommoni.

A complicare tanto i soccorsi quanto la possibilità di ottenere informazioni precise, la peculiare situazione del Paese nordafricano, diviso tra i territori a ovest, controllati da un governo con sede nella storica capitale Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale, e la più vasta regione orientale, che comprende Derna, dove a fare legge è il governo con sede a Tobruk, supportato da Egitto, Emirati e Russia e presieduto dal maresciallo Haftar. E proprio il presidente russo Putin ha espresso le sue condoglianze al presidente del Consiglio presidenziale della Libia, Mohamed al-Menfi. “Vi prego di accettare le mie sincere condoglianze per le numerose morti e i danni su larga scala causati dall'uragano e dall'alluvione nel nord-est del vostro Paese” ha detto Putin in un telegramma pubblicato sul sito web del Cremlino. Putin ha inoltre espresso la disponibilità a fornire tutta l'assistenza necessaria alle autorità libiche.

E proprio i due rappresentanti delle autorità libiche (da una parte il premier Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh, dall'altra Khalifa Haftar) ha sentito al telefono la premier Giorgia Meloni, dicendosi disposta a proseguire nelle attività di soccorso e aiuto alla popolazione.

I soccorritori, tra i quali soldati, lavoratori pubblici, volontari e residenti scavano tra le macerie per recuperare i corpi. Non ci sono ruspe né scavatori. I lavoratori del cimitero dicono di avere sepolto più di 200 vittime nella sola giornata di ieri.

La tempesta ha colpito altre aree della Libia orientale, tra cui la città di Bayda, dove sono state segnalate circa 50 morti. Qui l'ospedale è stato allagato e i pazienti hanno dovuto essere evacuati. A Bengasi, la città più popolosa della Cirenaica, si contano centinaia di famiglie sfollate. Qui si è diretto oggi un aereo partito da Tripoli e organizzato dal governo “rivale” con a bordo diversi operatori sanitari, 14 tonnellate tra attrezzature mediche, farmaci e sacchi per cadaveri. Tra i centri colpiti anche Sousse, Marj e Shahatt.

“È appena atterrato in Libia il team italiano, decollato nel primo pomeriggio da Ciampino, composto da personale del nostro Dipartimento della Protezione civile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del Comando operativo di vertice interforze e del ministero degli Affari esteri”. Lo comunica il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, specificando che “il team opererà, d’intesa con le autorità locali, nei territori devastati dall'uragano Daniel, nella zona orientale del Paese nordafricano”. Avrà il compito di valutare la situazione nella zona in cui potrà dispiegarsi l'impegno italiano e acquisire tutte le informazioni necessarie per l'organizzazione di un intervento strutturato già a partire dai prossimi giorni.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che una squadra di valutazione è già in partenza per le zone inondate, coordinata dalla protezione civile. Dopo questa prima ricognizione, si punta a mettere in campo un intervento strutturato già nei prossimi giorni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia (cioè il governo occidentale di Tripoli), Mohamed Younis Al-Menfi, il seguente messaggio: "Le inondazioni provocate dall'uragano Daniel, che ha così duramente colpito la parte orientale della Libia ed in particolare la città di Derna, provocano profonda tristezza e sentimenti di sincera partecipazione al dolore dell'amico popolo libico. In questo spirito, desidero far pervenire a Lei, signor Presidente, e alle famiglie dei deceduti il profondo cordoglio dell'Italia tutta e mio personale. Ai numerosi feriti e a quanti hanno subito pesanti perdite materiali auguriamo un pronto ristabilimento. Nel ribadire la nostra sincera vicinanza, Le confermo altresì la disponibilità dell'Italia a contribuire ai soccorsi".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from PRIMA PAGINAMore posts in PRIMA PAGINA »

Comments are closed.