Cagliari 28 Sett 2023 – La Regione è pronta a varare misure di sostegno a favore dei pescatori danneggiati dalla proliferazione del granchio blu nelle lagune della Sardegna. Lo ha detto l’assessora all’Agricoltura Valeria Satta intervenuta ieri, con il collega dell’Ambiente Marco Porcu, alla seduta congiunta delle commissioni “Attività Produttive” e “Governo del territorio” del Consiglio Regionale. «La Regione si muoverà di concerto con il Governo che ha appena messo a punto la bozza del decreto legge che destinerà al settore della pesca circa 13 milioni di euro. Ai 2,9 milioni già stanziati per la cattura massiva e lo smaltimento dei granchi, si aggiungono altri 10 milioni per l’acquisto di attrezzature di protezione degli impianti di molluschicoltura dai granchi e strumenti di contenimento della specie invasiva. Previsti anche dei fondi per la ricostituzione delle imprese danneggiate».
Risorse che però non prevedono il ristoro dei danni subiti in questi mesi dai pescatori. «Il granchio blu è diventata una vera piaga – hanno detto Giacomo Contu e Francesco Picchereddu della cooperativa Il Risveglio di Orosei – nelle nostre lagune non è rimasto più niente. I granchi si sono mangiati tutto: orate, spigole, cozze, vongole, ostriche. Anche le nostre attrezzature sono ormai inservibili». Danni che vanno immediatamente indennizzati, secondo le associazioni di categoria, per permettere alle cooperative di pescatori di andare avanti. I fondi per lo smaltimento e per il contenimento dell’emergenza non bastano per aiutare i lavoratori, occorre prevedere un ristoro dei danni. Lo hanno chiesto tutti i rappresentanti dei pescatori: Paolo Ninniri (Copagri), Mauro Steri (Lega Coop) e Luigi Carmelo Pisu (Agci). «Le misure del Governo vanno bene ma sono fatte per il Veneto e la Lombardia dove le cooperative hanno già smaltito quantità industriali di granchi e possono emettere le fatture per essere rimborsati. In Sardegna la situazione è diversa – ha detto Mauro Steri – non c’è attività di smaltimento. Chi ha subito danni deve essere risarcito». Ipotesi su cui hanno concordato i presidenti delle Commissioni Piero Maieli e Giuseppe Talanas. Nei prossimi giorni, con i tecnici dell’assessorato si metterà a punto un emendamento da inserire in uno dei prossimi provvedimenti finanziari.
Sul fronte della ricerca, il professor Marco Casu della Facoltà di Veterinaria di Sassari ha suggerito uno studio sulle modalità di insediamento e di riproduzione del granchio che permetta di mettere a punto valide azioni di contenimento: «Eradicare la specie è impossibile – ha sottolineato Casu – i granchi blu mangiano tutto ciò che trovano e quando si crea il vuoto biologico si mangiano tra di loro. Una femmina adulta depone fino a due milioni di uova, basta questo dato per capire quale sia il problema che abbiamo di fronte».
Syder Alloys - Al termine della seduta congiunta, la Quinta Commissione ha proseguito i lavori per affrontare la delicata situazione dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme in attesa da anni di un rilancio produttivo. La Commissione, su sollecitazione del capogruppo della Lega Michele Ennas, ha sentito i rappresentanti sindacali del territorio che hanno invocato un intervento della Regione sul Ministero per riaprire un tavolo di confronto tra le parti: «Abbiamo la sensazione che il Governo ritenga ormai chiusa la vertenza – ha detto Roberto Forresu (Fiom-Cgil) – il rilancio della fabbrica di alluminio è invece ancora in alto mare. E’ necessario riaprire un tavolo per fare il punto della situazione e capire che futuro ci aspetta». Attualmente sono 200 i lavoratori occupati nello stabilimento, altri 350 sono invece in mobilità e 16 in attesa di un rinnovo contrattuale: «Gli accordi di programma sottoscritti nel 2018 devono essere rispettati – ha rimarcato Renato Tocco (Uilm) – Sider Alloys è da 5 anni che ha rilevato lo stabilimento. Deve decidere cosa vuole fare. La Regione ha messo in campo 2,5 milioni di euro per la formazione degli operai. Perché non vengono riassunti?». I sindacati sollecitano lo sblocco dei fondi previsti dall’accordo di programma per il rilancio della fabbrica (circa 160 milioni di euro): «Chiediamo che venga velocizzato l’iter – ha etto Giuseppe Masala (Cisl) – l’accordo di programma scadrà il prossimo 31 dicembre». Stesse richieste da parte di Angelo Diciotti (Cub) e Bruno Usai (Fiom Cgil).
Per il capogruppo della Lega Michele Ennas: «E’ necessario fare il punto della situazione. Quella della Sider Alloys è una vertenza importantissima non solo per il Sulcis ma per tutta la Sardegna. La questione va approfondita, bene l’azione nei confronti del Ministero, sarebbe utile sentire anche i vertici aziendali». Proposta accolta dalla Commissione che nei prossimi giorni convocherà i rappresentanti di Sider Alloys. Allo studio anche una risoluzione che potrebbe essere approvata già oggi nella seduta pomeridiana. Com
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