Kiev, 2 Nov 2023 - "Recentemente, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato in una 'intervista' con i burloni russi Vovan e Lexus (pubblicata oggi) che il regime di Kiev 'ha il diritto' di glorificare Bandera e Shukhevych: 'Penso che stiano facendo quello che devono fare, ed è giusto che cerchiamo di aiutarli'. O questo è l'eterno problema dei moderni politici occidentali: cattiva educazione o nazionalismo". È l'attacco alla premier della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova.
"Controlliamo? Signora Meloni - prosegue - è pronta a glorificare Achille Starace, primo segretario del Partito Nazionale Fascista (NFP) nel 1931-1939, iniziatore della campagna antisemita del 1938? Oppure Alessandro Pavolini, ministro della Cultura nel 1939-1943, uno dei fondatori della 'Repubblica di Salò', primo e, grazie a Dio, ultimo segretario generale del Partito repubblicano fascista (successore del FFP) nel 1943-1945? Che ne dite di far rivivere le famigerate 'brigate nere' che operarono nel 1943-1945 nel nord Italia come ala militare del Partito repubblicano fascista? Capisco che sei molto impegnata con questioni molto importanti e difficilmente troverai tempo per i libri. Ma puoi sicuramente trovare 1,5 ore per un film. Der Fall Collini (Il caso Collini) è un film tedesco che vede protagonisti anche attori italiani. Nessuno ti accuserà di lasciarti trasportare dalla propaganda del Cremlino. Forse capirai", conclude Zacharova.
"Sono fiducioso che l'Ucraina renderà la nostra Europa più forte che mai, e stiamo lavorando il più possibile per garantire che non rimanga alcun ostacolo alla nostra adesione all'Unione europea". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso pubblicato su Telegram.
Zelensky si dice "fiducioso che, a prescindere da come si svilupperanno gli eventi nel mondo, nei nostri altri partner, in America e altrove, l'unità prevarrà. Unità, non divisione. Unità, non inviti all'autoisolamento". Per il presidente ucraino è importante dare valore a "un'Europa di cooperazione" perché "solo così il nostro continente è in grado di proteggere e difendere vite umane sia in Europa che nel mondo".
Oltre 260 civili sono stati uccisi in Ucraina dopo aver calpestato mine o altri esplosivi durante la guerra che dura da 20 mesi con la Russia, ha riferito mercoledì l'esercito ucraino. Kiev stima che 174.000 chilometri quadrati del paese, circa un terzo del suo territorio, siano potenzialmente disseminati di mine o pericolosi detriti bellici.
Il nuovo speaker repubblicano della Camera dei Rappresentanti Usa, Mike Johnson, ha detto che la Camera prenderà presto in considerazione un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina, che dovrà però essere collegato ad un aumento della spesa per la sicurezza del confine col Messico, non appena saranno approvati i 14,5 miliardi di dollari di aiuti per Israele. Johnson ha annunciato le sue intenzioni in un incontro privato con i senatori repubblicani, ai quali ha anche riferito che la Camera intende approvare una legge di spesa ponte per finanziare il governo federale fino al prossimo anno ed evitare lo shutdown del 17 novembre, quando scadranno gli attuali fondi. Il nuovo speaker, secondo il resoconto dei presenti, si è mostrato favorevole agli aiuti all'Ucraina, ma non intende assecondare la richiesta della Casa Bianca, che ha collegato in un unico pacchetto da 106 miliardi di dollari i fondi per Kiev e quelli per Israele, insieme ad un aumento della spesa per la sicurezza al confine sud e per altre crisi internazionali.
"Penso al popolo ucraino. Un popolo martire. Ha avuto persecuzioni al tempo di Stalin molto forti. Un popolo che ha tanto sofferto. Qualsiasi cosa gli fa rivivere quel periodo. Li capisco, ma ci vuole la pace. Fermatevi un po'. Gli accordi sono la vera soluzione". Così Papa Francesco in una intervista esclusiva al TG1.
"Il secondo giorno della guerra in Ucraina sono andato all'ambasciata russa, ho sentito che dovevo andare ì' e ho detto che ero disposto ad andare da Putin se serviva a qualcosa. L'ambasciatore bravo, ha finito adesso, un funzionario della Russia. E da quel momento ho avuto un buon colloquio con l'ambasciata russa". Così Papa Francesco in una intervista esclusiva con il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. “Quando io presentavo dei prigionieri, io andavo ì' e loro liberavano, hanno liberato anche da Azov. Insomma l'ambasciata si è comportata molto bene nel liberare le persone che si potevano liberare. Ma il dialogo si è fermato lì. In quel momento mi scrisse Lavrov: ”Grazie se vuole venire, ma non è necessario'. Io volevo andare da entrambe le parti".
Prende corpo la collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord, Paese che ha assicurato il suo pieno appoggio a Mosca nel conflitto in Ucraina. I servizi d'intelligence sudcoreani affermano che Pyongyang sta procedendo alla fornitura di un milione di proiettili di artiglieria alle forze russe, mentre in cambio Mosca garantirebbe alla Corea del Nord la tecnologia necessaria a mettere in orbita un satellite spia, dopo due tentativi falliti.
Le informazioni sono state fornite dai vertici dell'agenzia di spionaggio di Seul (Nis) in un'audizione a porte chiuse in Parlamento, e sono state riferite ai media da un deputato presente.
Secondo il Nis le forniture di munizioni nordcoreane sarebbero cominciate fin dall'inizio di agosto e le spedizioni previste sarebbero dieci in tutto. Il milione di proiettili di cui parlano i servizi segreti di Seul basterebbero per soddisfare i bisogni dell'artiglieria russa per due mesi. Le stesse fonti affermano che Pyongyang ha anche inviato a Mosca esperti in lanciarazzi intorno a metà ottobre.
Le notizie che arrivano dalla Corea del Sud coincidono con un'apparente intensificazione dei bombardamenti delle forze russe, che secondo fonti di Kiev hanno attaccato nelle ultime 24 ore ben 118 insediamenti in dieci regioni ucraine. Secondo il ministro dell'Interno ucraino, Igor Klymenko, si tratta del "maggior numero di città e villaggi attaccati dall'inizio di quest'anno".
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