Gaza, 24 Nov 2023 - Allo scoccare delle 7 del mattino ora locale (le 6 in Italia) è entrata in vigore a Gaza la tregua di almeno quattro giorni tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto la radio militare. Nel pomeriggio (alle 15 in Italia secondo quanto annunciato ieri dal ministro degli Esteri del Qatar) è attesa la liberazione di 13 ostaggi israeliani, per lo più donne e bambini. In seguito torneranno in libertà anche una trentina di donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele. La sospensione temporanea delle ostilità dovrebbe riguardare anche il confine settentrionale di Israele, dopo ripetuti scontri a fuoco fra l'esercito e gli Hezbollah libanesi.
Sembra che la tregua tra Israele e Hamas abbia effetto, nonostante una raffica di fuoco di artiglieria israeliana e sirene che avvisavano di razzi provenienti da Gaza nei minuti successivi al suo inizio. I giornalisti della Cnn nella città di Sderot, nel sud di Israele, hanno detto che i suoni del fuoco di armi pesanti, in particolare quello di artiglieria e degli attacchi, aerei sono cessati intorno alle 7:18 ora locale.
La liberazione degli ostaggi dovrebbe iniziare alle 16 (ora locale). Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz. Non è chiaro chi sarà il primo gruppo a essere rilasciato, ma ci sono state molte segnalazioni sulla possibilità che venga rilasciato Avigail Idan, un bambino americano che oggi compie 4 anni.
Alla domanda sulla possibilità che il bambino sia tra le persone che saranno rilasciate, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto: "Tengo le dita incrociate". Secondo il Jerusalem Post Avigail è stato rapito dal kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre durante l'attacco di Hamas nel sud di Israele. I suoi genitori, Roee e Smadar Idan, sono stati uccisi, mentre i suoi due fratelli maggiori sono sopravvissuti nascondendosi negli armadi. Tra le donne liberate non dovrebbero esserci soldati.
"Una calma precaria regna al confine meridionale, con l'inizio dell'entrata in vigore della tregua umanitaria a Gaza". Lo riporta l'agenzia nazionale Ani. Questa calma arriva all'indomani di una giornata in cui il potente Hezbollah filo-iraniano ha intensificato i suoi attacchi contro l'esercito israeliano, che aveva bombardato le zone di confine del sud del Libano. In Libano, secondo un conteggio dell'Afp, gli scontri transfrontalieri hanno provocato 109 morti. Almeno 77 sono combattenti di Hezbollah, più almeno 14 civili tra cui tre giornalisti.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, il servizio carcerario israeliano ha iniziato il procedimento per scarcerare i 39 detenuti palestinesi, tutti minorenni e donne condannati per attentato alla sicurezza di Israele. I detenuti saranno trasferiti dalla prigione di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, al checkpoint di Beitunya, sempre in Cisgiordania, da dove saranno rilasciati, secondo Haaretz. Questo è il primo giorno su quattro in cui si prevede che si terranno tali scambi, con ulteriori giorni di cessate-il-fuoco possibili se Hamas acconsentirà a rilasciare più ostaggi.
Secondo quanto si è appreso in mattinata i primi 13 ostaggi a essere liberati da Hamas nel quadro dell'accordo per il rilascio di 50 prigionieri in cambio di una tregua nella Striscia di Gaza arriveranno in Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo rende noto una fonte citata dalla Bbc secondo cui la liberazione, supervisionata dalla Croce Rossa, dovrebbe avvenire alle 16 locali (le 17 in Italia).
Sul lato egiziano del valico incontreranno le forze di sicurezza israeliane, dovranno sottoporsi al controllo delle identità, verranno sottoposti ai primi controlli medici e poi verranno portati in Israele in elicottero. Verranno poi portati in ospedale per ulteriori controlli medici e in seguito ricongiunti alle loro famiglie. Dopodiché ci vorranno un paio d'ore - secondo i termini dell'accordo - prima che i primi prigionieri palestinesi vengano rilasciati dalle carceri israeliane.
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