Gaza, 1 Dic 2023 – Nonostante tutto, sono ancora in corso le trattative per il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn, che cita una fonte vicina ai colloqui, dopo che i militari israeliani hanno annunciato la ripresa delle operazioni di combattimento nell'enclave palestinese. Scaduti i termini della pausa nelle ostilità, rileva la rete americana, nessuna delle parti influenti coinvolte - Hamas, Qatar, Israele, Usa ed Egitto - ha annunciato pubblicamente una rottura nei colloqui.
Nessun annuncio ufficiale è arrivato né da Hamas né da Israele e, dunque, alle 7 locali, le 6 in Italia, la tregua del conflitto in Medio Oriente è scaduta. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver ripreso i combattimenti nella Striscia di Gaza, spiegando che Hamas ha violato la tregua sparando in territorio israeliano.
L'esercito israeliano riferisce di aver rilevato lanci di missili dalla Striscia di Gaza verso Israele: “I lanci non sono stati intercettati secondo il protocollo”. Ha poi riferito che aerei da combattimento stanno "colpendo obiettivi terroristici di Hamas all'interno della Striscia”.
Secondo fonti di Hamas, attacchi aerei israeliani hanno colpito il sud di Gaza, compresa la comunità di Abassan, a est della città di Khan Younis.
Il ministero della Sanità gestito da Hamas afferma che tre persone sono state uccise in raid aerei israeliani a Rafah, nel sud della Striscia, come riportano i media israeliani.
Altri attacchi aerei avrebbero colpito la città di Al-Karara, a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L'ufficio governativo per le comunicazioni di Gaza, un ente gestito da Hamas, ha accusato “la comunità internazionale di essere responsabile della continuazione della guerra a Gaza”.
L'ufficio del Primo Ministro israeliano rende noto in un comunicato che Hamas "ha violato il quadro di riferimento (dell'accordo), non ha rispettato l'obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele". "In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra - liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele".
Testimoni a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza affermano che sono in corso pesanti scontri tra gruppi combattenti palestinesi e truppe israeliane. Lo riferisce Al Jazeera. Nella parte centrale della Striscia carri armati israeliani stanno bombardando zone limitrofe ai campi profughi di Nuseirat e Bureij.
Israele sta pianificando di dare la caccia ai leader di Hamas in tutto il mondo una volta che saranno finiti i combattimenti a Gaza. Lo scrive il Wall Street Journal. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo il giornale americano, avrebbe ordinato alle agenzie di spionaggio di elaborare piani per colpire i principali leader del gruppo al di fuori della Striscia, soprattutto in Turchia, Qatar e in altri Paesi.
Negli anni '70, Israele aveva già intrapreso una campagna di questo tipo per individuare i terroristi palestinesi coinvolti nel massacro delle Olimpiadi di Monaco. Il Wsj riferisce anche come Israele stia valutando la possibilità di espellere i combattenti di Hamas, di minore importanza, da Gaza per abbreviare la durata della guerra.
Israele ottenne il piano di battaglia di Hamas per l’attacco terroristico del 7 ottobre più di un anno prima che accadesse, come dimostrano documenti, e-mail e interviste visionate dal New York Times. Ma i funzionari dell’esercito e dell’intelligence israeliani respinsero il piano come troppo difficile da realizzare per Hamas.
Il documento di circa 40 pagine, che le autorità israeliane hanno chiamato in codice “Muro di Gerico”, delineava, punto per punto, esattamente il tipo di devastante invasione che portò alla morte di circa 1.200 persone secondo i conteggi israeliani. Tradotto ed esaminato dal quotidiano americano, non fissava una data per l’attacco, ma descriveva un piano metodico progettato per sopraffare le fortificazioni attorno alla Striscia di Gaza, prendere il controllo delle città israeliane e assaltare le principali basi militari.
Il documento circolò ampiamente tra i leader militari e dell’intelligence israeliani, ma gli esperti stabilirono che un attacco di quella portata e ambizione andava oltre le capacità di Hamas. Non è chiaro se il documento sia stato visto anche dal primo ministro Benjamin Netanyahu o da altri importanti leader politici.
Sono tutti minorenni e donne i trenta detenuti palestinesi liberati da Israele in cambio dell'ultimo gruppo di ostaggi rilasciati da Hamas.
I 30 detenuti sono stati rilasciati nella notte tra giovedì e venerdì in conformità con l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, poche ore prima della scadenza prevista della tregua, dopo il rilascio da parte di Hamas di otto ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza, ai quali si sono aggiunti due ostaggi franco-israeliani liberati mercoledì.
Il Qatar, principale mediatore della tregua, aveva annunciato in precedenza che i prigionieri palestinesi da liberare erano 23 minorenni e sette donne.
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