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Reuters: Israele vuole una zona cuscinetto nella Gaza post-bellica.

Gaza, 2 Dic 2023 – Israele ha informato diversi Stati arabi di voler ritagliare una zona cuscinetto dal lato palestinese del confine di Gaza per prevenire futuri attacchi, come una delle proposte per l'enclave dopo la fine della guerra, lo scrive l'agenzia Reuters basandosi su fonti egiziane. Secondo Reuters, Israele ha rivelato i suoi piani a Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti ed Arabia Saudita.

Israele ha anche lanciato un attacco aereo nei pressi della capitale siriana Damasco. Lo riferiscono media siriani citati da Al Jazeera. Il raid ha avuto per obiettivo aeroporti, magazzini e altre installazioni che Israele ritiene essere collegate all'Iran, a Hezbollah e ad altri gruppi di miliziani sostenuti da Teheran.

"Israele vuole questa zona cuscinetto tra Gaza e Israele da nord a sud per impedire a Hamas o ad altri militanti di infiltrarsi o attaccare Israele", avrebbe dichiarato un alto funzionario della sicurezza regionale a una delle fonti di Reuters. Alla domanda su quali siano i piani per una zona cuscinetto, Ophir Falk, consigliere per la politica estera del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha risposto alla Reuters: "Il piano è più dettagliato di così. Si basa su un processo a tre livelli per il dopo Hamas" che prevedono: la distruzione di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la de-radicalizzazione dell'enclave. "Una zona cuscinetto potrebbe far parte del processo di smilitarizzazione", ha affermato.

L'iniziativa non implica una fine imminente dell'offensiva israeliana, ma dimostra che Israele sta andando oltre i mediatori arabi consolidati, come l'Egitto o il Qatar, nel tentativo di dare forma alla guerra di Gaza e ritiene di poterlo fare in solitudine. Anche gli Stati Uniti, per bocca del portavoce del Dipartimento di Stato, ha precisato che Washington non vuole che la terra Palestinese sia ridotta.

L'esercito israeliano ha bombardato la Striscia di Gaza per il secondo giorno consecutivo dalla scadenza della tregua con il movimento islamista palestinese Hamas. Hamas, che ha portato al rilascio di ostaggi e alla consegna di aiuti d'emergenza. La consegna di aiuti di emergenza. Il Ministero della Sanità di Hamas, il movimento al potere in questo territorio palestinese assediato territorio palestinese assediato, ha stimato in quasi 178 i morti causati dagli attacchi israeliani in un giorno.

Le forze israeliane starebbero operando una "massiccia campagna di arresti" a Bidya, nei pressi della città di Salfit, nel centro della Cisgiordania. Lo riferisce l'emittente libanese Al Mayadeen. Secondo la stessa fonte, si registrano anche scontri fra palestinesi e forze israeliane a Yatta, a sud di Hebron, principale citta' della West Bank.

L'ospedale di al Awda, dove lavora ancora un team di Medici Senza Frontiere (MSF), è stato danneggiato da un'esplosione poche ore dopo la fine della tregua. Lo rende noto la stessa ong. L'ospedale di al Awda non ha mai smesso di curare i pazienti dal 7 ottobre, nonostante sia stato danneggiato più volte da attacchi aerei ed esplosioni. Oggi l'ospedale ha ricevuto più di 50 pazienti feriti, la maggior parte dei quali necessitava di interventi chirurgici ortopedici. "A causa del continuo assedio e degli attacchi ad altre strutture mediche, al Awda - scrive Msf - è pericolosamente a corto di forniture mediche e ha un disperato bisogno di medicinali e attrezzature. Le strutture sanitarie devono essere protette". Msf chiede un cessate il fuoco immediato e duraturo e la fornitura illimitata di aiuti da distribuire in tutta la Striscia di Gaza.

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