Gaza, 9 Dic 2023 – Decine di uomini seduti per terra su una strada, sotto il controllo dei soldati. I media israeliani, che hanno diffuso le immagini, li presentano come "combattenti di Hamas" che si sono arresi in massa all'esercito.
Secondo l'Euro-Mediterranean Human Rights Monitor sarebbero invece civili arrestati "arbitrariamente" da Israele in due scuole affiliate alle Nazioni Unite a Beit Lahia. Dalle immagini, sempre secondo questa ong, si riconoscerebbe tra gli altri il giornalista Diaa Kahlout. Il portavoce militare di Tel Aviv sostiene che l'esercito "ha arrestato e interrogato centinaia di sospetti terroristi: molti di loro si sono arresi e consegnati". "Controlliamo chi è connesso ad Hamas e chi no, teniamo detenuti tutti e li interroghiamo".
Il giornalista palestinese Diaa Al-Kahlout, corrispondente della testata qatarina The New Arab, è stato arrestato nella zona di Beit Lahya, nel Nord della Striscia di Gaza, insieme ad alcuni parenti.
Il reporter è stato riconosciuto tra le decine di prigionieri palestinesi fatti dall'esercito israeliano a Gaza e di cui sono circolate le immagini mentre tra le macerie sono tenuti in fila in mutande, seduti a terra con la testa bassa e sotto il controllo dei soldati. Secondo l'esercito israeliano si tratta di persone arrestate e su cui si sta indagando per sospetti legami con Hamas, ma per la Ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, con sede a Ginevra, sono ordinari civili.
"Siamo profondamente preoccupati dalle notizie dell'arresto del giornalista Al-Kahlout insieme a membri della sua famiglia a Nord di Gaza", ha dichiarato Sherif Mansour del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), con sede a New York. "L'esercito di Israele deve rendere nota la sua posizione e rilasciarlo immediatamente", ha ammonio Mansour.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, afferma che esiste "un divario" tra ciò che Israele si è impegnato a fare per proteggere i civili palestinesi e i risultati ottenuti finora da quando ha iniziato le operazioni militari contro Hamas nel sud della Striscia di Gaza.
Per Blinken resta "imperativo" che Israele faccia di più per garantire che i civili non vengano uccisi o feriti mentre cerca di sradicare Hamas da Gaza. "Mentre ci si trova da quasi una settimana in questa campagna nel sud e dopo la fine della pausa umanitaria, è imperativo, rimane imperativo, che Israele si impegni nella protezione dei civili", ha detto Blinken ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta a Washington con il ministro degli Esteri britannico David Cameron. "E rimane un divario" tra "l'intento di proteggere i civili e i risultati effettivi che stiamo vedendo sul campo".
Secondo gli ultimi dati forniti dal dipartimento comunicazione del governo di Gaza, dall'inizio della guerra almeno 110 centri sanitari hanno cessato le attività insieme a 21 ospedali. Lo riporta Al Jazeera citando un rapporto dove si legge che “287 operatori sanitari sono stati uccisi negli attacchi israeliani nello stesso periodo e che la distruzione di almeno 58 ambulanze ha gravemente ostacolato il trasporto dei feriti verso i luoghi in cui le cure sono ancora disponibili a Gaza”.
“Ho parlato oggi con il ministro della Difesa israeliano Gallant - scrive il segretario della Difesa americano Lloyd Austin su X - e ho sottolineato il diritto di Israele all’autodifesa e l’importanza di mitigare i danni ai civili, aumentare l’assistenza umanitaria e frenare la violenza estremista in Cisgiordania. Ho anche espresso preoccupazione per gli attacchi transfrontalieri lungo il confine tra Israele e Libano e per l’aggressione degli Houthi nel Mar Rosso".
Comments are closed.